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Spadafora scopre la burocrazia: "Mi vergogno dell'Italia"

Paolo Zappitelli
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Alla fine anche il ministro dello Sport ha scoperto che il nostro è un Paese che muore di burocrazia. E che i cittadini aspettano rimborsi e "ristori" che dovrebbero essere erogati per le perdite subite per la crisi provocata dal coronavirus e che invece non arrivano. Sui suoi profili social Vincenzo Spadafora stamattina ha scritto: "Mi vergogno da Ministro per come funzioni la burocrazia nel nostro Paese e per lo stesso fatto di doverlo ammettere".  Nel post sfoga tutta la sua impotenza e delusione: "Il decreto Ristori è stato approvato il 29 ottobre e ad oggi le risorse non sono ancora nella disponibilità del Dipartimento per lo Sport affinché possa erogarle alle Associazioni sportive dilettantistiche e Società sportive dilettantistiche che stanno soffrendo e rischiano di chiudere, forse per sempre". Poi racconta: "Sollecitiamo ogni giorno burocrati, che evidentemente non avvertono la drammaticità del momento e non sentono il peso delle loro (non) azioni, ad essere celeri negli adempimenti amministrativi che li competono. Ovviamente non bisogna generalizzare e la critica non è indistintamente per tutti ma di sicuro questi continui ritardi nell’erogazione di misure »emergenziali« sono un pessimo esempio e un pessimo servizio al Paese". 

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