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Ecco la verità sulle terapie intensive: superata la soglia critica in 17 regioni

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Alla faccia dell'assenza di "pressione" sventolata dal commissario Domenico Arcuri. In realtà sono ben 17 le regioni in cui è stata superata la soglia critica per le terapie intensive, ossia il limite del 30% di posti letto occupati da malati Covid (la media italiana è del 42%). È quanto rileva il monitoraggio dell’Agenas, agenzia per i servizi sanitari regionali, aggiornato a ieri sera, in base una rielaborazione dei dati della Protezione Civile e del Ministero della Salute.

 

Il dato di allarme riguarda 17 regioni su 21: in testa la Lombardia con il 64% dei ricoverati Covid in terapia intensiva rispetto ai posti disponibili, seguita dal Piemonte con il 61% e dalla provincia di Bolzano con il 57%. I posti nei reparti di medicina occupati da pazienti Covid sono il 51% a livello nazionale, rispetto a una soglia del 40%: un dato che riguarda 15 regioni.

Le regioni oltre la soglia pertanto sono Campania (34%), Emilia Romagna (35%), Lazio (32%), Liguria (53%), Lombardia (64%), Marche (45%), Provincia di Bolzano (57%), Provincia di Trento (39%), Piemonte (61%), Puglia (41%), Sardegna (37%), Toscana (47%), Umbria (55%), Valle d’Aosta (46%), mentre la Sicilia è al limite, al 30%. Non va meglio per i posti letto di ricovero ordinario: la media italiana è al 51% (la soglia di rischio in questo caso è del 40%), con 15 regioni oltre la soglia. Come detto il 42% dei posti in terapia intensiva è occupato da pazienti Covid, ovvero il 12% oltre la soglia critica del 30%.

 

"Sarei molto contento di dare tutto quello di cui c’è bisogno ma a volte non è possibile e non dipende solo da me", ha detto oggi Arcuri intervenendo alla XXXVII Assemblea annuale Anci. 

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