Corsa al vaccino: in dieci sono arrivati alla fase 3
Il mondo sta combattendo due battaglie contro il Covid 19: la prima per contenere la diffusione del virus e salvare più vite possibili, la seconda per cercare un vaccino efficace e sicuro da somministrare. Da questo punto di vista sono, al momento, 18 i vaccini allo studio, tra la fase I e la fase III, e di questi quelli arrivati all’ultimo stadio del trials sono 10. Nelle ultime settimane sembra iniziata una sorta di sprint finale da parte di alcune delle aziende che stanno lavorando su questo vaccino. Ultima ad annunciare i primi risultati della fase tre è stata la ModernaTx, azienda americana, che ha parlato di efficacia al 94,5%, andando così a superare gli annunci dei russi della Gamaleya, 92%, e degli altri americani della Pfizer, in collaborazione con i tedeschi della BioNtech, al 90%.
La ModernaTx il suo mRNA-1273 lo sta testando su 30 mila persone, tutti americani, 7mila over 65, di cui 5mila con alto rischio per malattie croniche, 11mila persone proventi dalle comunicata afroamericane, ispaniche o latine, che lo scorso 22 ottobre hanno ricevuto la seconda dose.
Insieme alla AstraZenca, Moderna è una delle due aziende farmaceutiche su cui il presidente degli Stati Uniti uscente, Donald Trump, ha puntato forte finanziando le due ricerche con il programma Operation Warp Speed, prenotando dosi per 1,95 miliardi di dollari. Su questo vaccino la scorsa settimana era stato il capo del comitato tecnico della Casa Bianca, Anthony Fauci, ad anticipare questi risultati. Il lavoro portato avanti dalla Moderna è molto simile a quello della Pfizer, ossia lavorando su frammetti di mRna. La differenza tra le due aziende statunitensi è nel finanziamento, la Pfizer, infatti, ha ricevuto finanziamenti da Berlino, vista anche la sua collaborazione della BioNtech, società tedesca, ma ha rifiutato i finanziamenti del governo americano. Per entrambe, comunque si dovrà aspettare ancora un paio di mesi prima dell’autorizzazione da parte della Fda, l’agenzia americana del farmaco.
Anche l’istituto di ricerca ed epidemiologia e microbiologia del ministero della Salute russo Gamaleya, che, due giorni dopo l’annuncio della Pfizer ha parlato di una efficacia del suo vaccino pari al 92%. Il Gam-Covid-Vac, sperimentato su 40mila persone randomizzati e controllato con placebo in doppio cieco, ossia la metà delle persone vaccinate con lo Sputnik V e la metà con placebo, è un vaccino a due vettori basato sull’adenovirus umano che esprime la proteina spinge del Covid 19 per stimolare la risposta immunitaria.
Tra gli altri vaccini in fase III c’è quello dell Janssen, società controllata dalla Johnson&Johnson, che dopo un primo stop, causato dal decesso di un volontario in Brasile che ancora non aveva ricevuto nessun vaccino, oggi ha ripreso i suoi studi che coinvolgeranno 30mila persone.
Anche la Cina ha quattro diversi vaccini allo studio: due in fase I, quello della Sinovac e dell’istituto medico di Shenzen; due in fase III, uno dell’Istituto di Biologia di Pechino e uno della CanSino, istituto di di biotecnologie sempre di Pechino.
La Gran Bretagna è in campo con la Oxford University ma per tutti questi ultimi ancora non si hanno notizie sui primi risultati.