L'Abruzzo "arancione" si attiva subito con le Faq: ecco cosa non si può fare da mercoledì
Roberto Speranza, sulla base dei dati elaborati dalla Cabina di Regia (DM 30 aprile 2020), firmerà in serata una ordinanza che andrà in vigore a partire da mercoledì 11 novembre. Passeranno in "area arancione" le regioni Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria.
Da quanto si apprende, da fonti del Ministero della Salute, è in atto un’ulteriore verifica dei dati epidemiologici che riguarderà tutte le altre Regioni d’Italia. La giornata di domani sarà interamente dedicata alla situazione della Regione Campania.
Intanto l'Abruzzo si è già attivato con le FAQ, le risposte alle domande più frequenti per informare i cittadini sui cambiamenti che ci saranno nella regione da mercoledì in poi.
"È consentito - si ricorda ad esempio - entrare solo per la ristorazione con asporto, laddove consentito fino alle ore 22, sempre con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze e comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale ed evitando assembramenti". E poi "nell’area arancione è consentito spostarsi esclusivamente all’interno del proprio Comune, dalle 5 alle 22, senza necessità di motivare lo spostamento. Dalle 22 alle 5 sono vietati tutti gli spostamenti, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Inoltre sono vietati, 24 ore su 24, gli spostamenti verso altri Comuni e verso altre Regioni, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di studio o di salute o per svolgere attività o usufruire di servizi non disponibili nel proprio Comune (per esempio andare all’ufficio postale o a fare la spesa, se non ci sono tali uffici o punti vendita nel proprio Comune). Sono comunque consentiti gli spostamenti, verso qualsiasi area, che siano strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, se prevista. È sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza. È consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi".