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Coprifuoco nel Lazio, tutte le misure. Cosa cambia per scuola, università, spostamenti e ospedali

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Coprifuoco anche nel Lazio, didattica a distanza e potenziamento della rete ospedaliera Covid regionale. Queste le principali misure contenute in una nova ordinanza della Regione Lazio, in materia «di igiene e sanità pubblica. Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19», che il governatore, Nicola Zingaretti, firmerà questa sera, con il ministro della Salute, Roberto Speranza. Lo rende noto la Regione Lazio, precisando, che a seguito degli incontri con il Comitato tecnico scientifico, l’assemblea dell’Anci, la Conferenza dei rettori e l’Associazione dei presidi, si dispone: a partire dalla notte tra venerdì 23 ottobre e sabato 24, il divieto degli spostamenti in orario notturno «sul territorio della Regione, dalle ore 24 alle ore 5 del giorno successivo, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze (a titolo esemplificativo, per i lavoratori, il tragitto domicilio, dimora e residenza verso il luogo di lavoro e viceversa), e per gli spostamenti motivati da situazioni di necessità o d’urgenza, ovvero per motivi di salute».

 

Il provvedimento dispone, inoltre, a partire da lunedì 26 ottobre, «il potenziamento della didattica digitale integrata nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado e nelle Università. Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado - si legge nella nota della Regione Lazio - incrementano il ricorso alla didattica digitale integrata per una quota pari al 50 per cento degli studenti, con esclusione degli iscritti al primo anno, mentre le Università incrementano il ricorso alla didattica digitale integrata per una quota pari all’75 per cento degli studenti iscritti, con esclusione delle attività formative che necessitano della presenza fisica o l’utilizzo di strumentazioni».

 

L’ordinanza della Regione Lazio prevede, inoltre, di potenziare la rete Covid attraverso l’incremento di posti letto dedicati all’assistenza di pazienti affetti da Covid-19, «identificando strutture pubbliche e private ulteriori rispetto a quella già inserite nella rete Covid, anche parzialmente dedicate e provvedere all’ampliamento dei posti di quelle già inserite in rete, fino al raggiungimento di 2.913 posti letto di cui 552 dedicati alla terapia intensiva e sub-intensiva». Gli effetti dell’ordinanza cessano al trentesimo giorno dalla data di pubblicazione.

«Con questo nuovo provvedimento viene rimodulata l’intera rete ospedaliera regionale ampliando e rafforzando i posti dedicati al COVID-19 seguendo l’andamento della curva epidemiologica». Lo dichiara il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. «In questi mesi - prosegue il governatore - il nostro lavoro è stato costante, non ci siamo mai fermati e grazie alla collaborazione di tutti nel Lazio solo ad ottobre sono stati effettuati 300mila tamponi, oltre 15mila in media al giorno e siamo la prima regione in Italia per numero di casi testati in proporzione alla popolazione. Continuiamo a monitorare costantemente la situazione e stiamo lavorando a implementare e incrementare l’azione di screening, per questo - conclude Zingaretti - stiamo avviando una manifestazione di interesse per individuare strutture private in grado di eseguire almeno 5mila tamponi al giorno».

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