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A Latina prove generali di lockdown-bis

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Francesca Mariani
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La Regione Lazio vara un «mini-lockdown» di due settimane per la provincia di Latina a partire dalla mezzanotte di ieri. E già sembrano le prove tecniche di tutta una serie di chiusure che saranno allargate su scala nazionale nel prossimo dpcm. La decisione presa da Zingaretti ha «tenuto conto dell'incremento dei casi registrati dal 4 ottobre pari al 155% e in relazione alle note della As1 di Latina del 7 di ottobre».

L'ordinanza firmata dal governatore Nicola Zingaretti impone restrizioni «soft» che svariano in vari campi. Si parte con la movida e la chiusura anticipata di pub, bar e ristoranti alle ore 24. Inoltre al tavolo si potrà sedersi al massimo in 4 persone con rispetto del distanziamento. Per quanto riguarda le feste private, anche successive a manifestazioni religiose, il numero massimo di persone consentito è di 20, previa registrazione e adozione delle misure generali di prevenzione, partecipanti a feste private, anche successive a cerimonie religiose. Inoltre viene imposto il divieto di accesso alle strutture sanitarie, per visite a parenti o amici ricoverati. Si potrà entrare solamente in casi eccezionali e all'esito di autorizzazione scritta da parte del responsabile sanitario della struttura di ricovero. Allo stesso tempo saranno contingentati anche gli ingressi a palestre, scuole di ballo e attività di natura sportiva al chiuso mentre davanti alla scuole e nei luoghi pubblici come piazze o spiagge sarà in vigore il divieto di assembramento. Infine è raccomandato il lavoro agile, laddove praticabile, nelle Aziende con sedi sul territorio della Provincia di Latina».

«L'ordinanza del Presidente è una misura necessaria per contenere i numeri del virus che nell'ultima settimana hanno fatto registrare un aumento considerevole. Le misure richieste dalla Asl e contenute nell'ordinanza sono destinate a garantire il contingentamento e il distanziamento sociale al fine di prevenire un ulteriore aumento dei casi. Confidiamo in uno spirito di collaborazione e nell'attivazione degli opportuni controlli da parte delle Istituzioni preposte - spiega l'assessore alla Sanità, Alessio D'Amato indispensabile, in questa fase, rispettare queste regole che non vogliono minimamente essere punitive, ma di prevenzione per evitare ulteriori e più gravose limitazioni sull'intera provincia». «È necessario riacquisire quel grado di attenzione e consapevolezza da parte dei cittadini di Latina e provincia, l'incremento dei contagi potrebbe essere causato dalla "bolla turistica" che la città e la provincia hanno registrato durante l'estate», ha detto Damiano Coletta, sindaco di Latina.
 

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