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"Maxi assembramento di quasi 4mila persone". Il concorso Rai diventa un caso

Forza Italia chiede il rinvio: "Troppo alto il rischio contagio"

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Diventa un caso il concorso bandito dalla Rai per l'assunzione di novanta giornalisti per le sedi regionali. La selezione vivrà una prima fase sabato 10 ottobre alla Fiera di Roma, dove sono convocati gli oltre 3.700 candidati a partire dalle 9 di mattina. Un vero e proprio assembramento che a qualcuno sembra inopportuno in un momento di impennata di contagi Covid, nonostante l'azienda abbia predisposto un piano dettagliato per far svolgere le prove nella maggiore sicurezza possibile.

«Il concorso per giornalisti RAI, è ormai un grosso problema nazionale tanto che ho presentato un’interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al ministro della salute, Roberto Speranza e al Sottosegretario all’Editoria, Andrea Martella». Lo afferma Fiammetta Modena di forza Italia, membro della commissione giustizia a Palazzo Madama spiegando che «l’Organizzazione Mondiale della Sanità ancora oggi segnala e avverte le nazioni del pericolo ancora incombente per via della pandemia da Covid 19, il Governo italiano discute in queste ore dello stato di emergenza sanitaria e del modo come affrontarla al meglio, tutte le grandi aziende di questo Paese hanno già prolungato fino al 31 dicembre lo status di lavoro agile da casa, e la stessa RAI ha deciso prima delle altre di andare in questa direzione con una direttiva già inviata nelle settimane scorse ai propri dirigenti e dipendenti».

«Lo Stato del diritto - afferma ancora Modena - impone la sicurezza e la salvaguardia della sicurezza di ogni cittadino italiano, non si capisce il perché la RAI abbia deciso di tenere comunque il concorso programmato per l’assunzione di 90 unità da destinare ai TG regionali, ignorando che il numero dei partecipanti al concorso è assolutamente esorbitante, quasi 4 mila concorrenti, che sabato 10 ottobre si ritroveranno tutti insieme alla Fiera di Roma».

Dall'azienda, però, non sembrano essere al momento intenzionati a fare alcun passo indietro.

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