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Il Tar boccia l'ordinanza del Lazio: no al vaccino obbligatorio per gli over 65

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No al vaccino obbligatorio contro l'influenza per gli over 65. Il Tar del Lazio ha annullato l’ordinanza con la quale il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il 17 aprile scorso aveva previsto l’obbligo di vaccinazione antiinfluenzale per la popolazione al di sopra dei 65 anni, pena il divieto di frequentare luoghi di possibili assembramenti come centri sociali o case di riposo. 

"Al di là della ragionevolezza della misura (peraltro comunque auspicata dal Cts), la sua introduzione non rientra nella sfera di attribuzioni regionale ma, semmai, soltanto in quella statale. Sede quest’ultima cui va dunque ascritta ogni competenza e responsabilità - anche di matrice politica - in merito alla decisione di introdurre o meno obblighi di questo genere",  scrive il  Tar del Lazio nella sentenza con la quale - accogliendo il ricorso presentato dall’Associazione Codici - ha annullato l’ordinanza del governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, che introduceva l’obbligo di vaccinazione antinfluenzale stagionale per tutte le persone al di sopra dei 65 anni e per tutto il personale sanitario e sociosanitario operante in ambito regionale (pena il divieto di avere accesso ai rispettivi luoghi di lavoro). "La normativa emergenziale Covid - sottolineano i giudici - non ammette simili interventi regionali in materia di vaccinazioni obbligatorie"; "le disposizioni in materia di igiene e sanità nonché di protezione civile non recano previsioni che possano autorizzare le regioni ad adottare questo tipo di ordinanze allorché il fenomeno assuma, come nella specie, un rilievo di carattere nazionale"; "l’ordinamento costituzionale non tollera interventi regionali di questo genere, diretti nella sostanza ad alterare taluni difficili equilibri raggiunti dagli organi del potere centrale". 

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