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Tangenti in Marina Militare, nove condanne dal Tribunale di Taranto

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Il giudice monocratico del Tribunale di Taranto Rita Romano ha condannato 9 persone, tra le quali alcuni ufficiali appartenenti alla Marina militare e imprenditori, al termine di un processo con rito abbreviato scaturito da una inchiesta su presunte tangenti negli appalti del Commissariato della Marina (Maricommi). La condanna più pesante a dieci anni di reclusione per l’ex direttore dell’organismo, il capitano di vascello Giovanni Di Guardo. Fu arrestato a settembre del 2016. Condannata anche la sua compagna Elena Corina Boicea a 5 anni e 8 mesi. 

Le altre condanne sono state inflitte a Marcello Martire, dipendente civile della Maricommi (8 anni e 2 mesi); a Vincenzo Calabrese, imprenditore (4 anni 9 mesi e 10 giorni); a Giuseppe Musciacchio, imprenditore (4 anni e 8 mesi); a Francesca Mola, tenente di vascello (4 anni e 6 mesi); a Gerardo Grisi, ufficiale di Marina (1 anno e 8 mesi); a Massimo Conversano, ufficiale di Marina (1 anno e 4 mesi); a Gaetano Abbate, imprenditore (1 anno). Di Guardo venne arrestato in flagrante dalla Guardia di Finanza a settembre 2016 mentre riceveva una tangente dall’imprenditore, titolare di un’azienda del settore delle pulizie Vincenzo Pastore, all’epoca sindaco di Roccaforzata, che poi ha patteggiato. Anche lui venne arrestato su disposizione del pubblico ministero Maurizio Carbone. L’accusa era di corruzione. La pena è stata sospesa per Abbate, Conversano e Grisi.

 

 

 

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