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La beffa dopo il massacro. Lo zio di Pamela Mastropietro dichiara guerra agli stupri impuniti

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Pamela Mastropietro non c'è più ma  l'avvocato Marco Valerio Verni continua a lottare per tutte le altre. È lo zio della giovane romana uccisa e fatta a pezzi a Macerata - tre africani sono a processo per il massacro - e sta conducendo un’autentica battaglia affinché quella tragedia non si ripeta. Non parliamo solo dell’orrendo delitto, ma della beffa di non poter denunciare lo stupro che l'ha preceduto.  

Per la legge infatti i familiari di una vittima di violenza sessuale non possono denunciare il reato, neanche in caso di morte. A raccogliere in esclusiva la le parole di Verni è il sito 7Colli

 

“Una battaglia personale, direte Si, ovvio. Ma che, per le tematiche ad essa sottese, riguarda tutti. E che, per la sua durezza e complessità si è trasformata da subito in una guerra. Che combatterò fino alla fine, con ogni mezzo lecito possibile”, annuncia l'uomo che lancia l’appello: "affinché, in Parlamento, ci si muova per colmare il vuoto legislativo che ha fatto si che, a famiglia di mia nipote (domani, magari, potrebbe toccare ad altri) non abbia avuto la possibilità di accedere ad un processo per capire se essa sia stata oggetto di violenza sessuale, il giorno del suo allontanamento dalla comunità terapeutica a doppia diagnosi dove era ricoverata. Uno Stato di diritto deve intervenire e deve proteggere i suoi cittadini!”, afferma lo zio di Pamela pronti a combattere per la verità e la giustizia. 

 

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