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Lampedusa al collasso: il sindaco disperato, Salvini attacca

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«Sono oltre mille le persone nell’hotspot di Lampedusa, e oggi ci sono stati sette sbarchi. Di fatto questo è uno stato d’emergenza, non è che lo dico come sindaco ma come persona. Non possiamo più far entrare nessuno all’interno del centro. Non si può andare avanti così. C’è interlocuzione con il Governo, ma i provvedimenti devono essere presi celermente. Qui si vive alla giornata. Non è che possiamo continuare ad aspettare: se lo svuotiamo bene, se non lo svuotiamo siamo in emergenza». Così il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, traccia il drammatico quadro della situazione sull’isola, dove in un centro di accoglienza da 95 posti sono presenti oltre mille migranti.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, replica: «Noi difendiamo i pescatori, gli imprenditori e i lavoratori di Lampedusa stufi di un’invasione senza precedenti, che l’anno scorso avevamo fermato. Lo dicono i numeri, che non mentono: 11.334 sbarchi dall’inizio dell’anno a oggi contro i 3.508 dello stesso periodo del 2019. Almeno quelli il sindaco pro-sbarchi e pro-Carola Rackete li vuole leggere? Se ora dice di voler dichiarare lo stato d’emergenza piange lacrime di coccodrillo».

Da Forza Italia, Anna Maria Bernini richiama il Governo: «Gli sbarchi si moltiplicano, Lampedusa è al collasso con l’hotspot che non è in grado di contenere oltre mille migranti. Una situazione esplosiva anche dal punto di vista sanitario. Una domanda ai ministri Di Maio e Lamorgese: visto che, dopo la Libia, la Tunisia è diventata la base di partenza di decine di barchini, cosa aspettano a intervenire sulle autorità di un Paese democratico che non è in guerra con nessuno?».

Il suo collega di partito, Maurizio Gasparri, aggiunge: «È vergognoso che il sindaco di Lampedusa si senta abbandonato. Il "turismo" del governo in quei luoghi è offensivo. Vanno lì, si fanno le foto e le riprese per le televisioni e abbandonano l’isola in mano ai clandestini»0

. Ma in questi giorni c’è anche un’emergenza nell’emergenza, denunciata dai sindacati di polizia: «Si torna a parlare di Lampedusa e si continuerà a farlo perché gli sbarchi sono continui e sistematici, e lo saranno per mesi, e il pericolo Coronavirus incombe. Fra i numerosi migranti arrivati negli ultimi giorni sull’isola risultano diversi casi di positività al Covid 19, ma non sembra affatto che i meccanismi di risposta sanitaria siano immediati».

E il presidente della Sicilia, Nello Musumeci, parla anche di «emergenza politica»: «In Sicilia è emergenza senza tregua sugli sbarchi. E vorrei fosse chiaro che non si tratta solo di una emergenza sanitaria, per la quale la Regione sta facendo di tutto per assicurare la sicurezza dei cittadini siciliani e di chiunque arriva nell’Isola. C’è una emergenza politica senza precedenti: perché a parità di condizioni climatiche rispetto allo scorso anno gli arrivi aumentano in modo così sensibile?».

La Regione Siciliana precisa che nell’hotspot di Lampedusa sono in atto le analisi previste dal protocollo anti Covid: 25 migranti sono risultati positivi ai test sierologici. «La nostra richiesta al Governo sullo stato d’emergenza è nota, ma ancora da Roma non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Bisogna intervenire anche con un ponte aereo dedicato per evitare di peggiorare una situazione già complessa», ha detto l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza.

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