Inchiesta choc a Piacenza. Carabinieri arrestati e una caserma chiusa: gravi reati
Bufera sui carabinieri. Militari sono stati arrestati e una caserma è stata sequestrata a Piacenza con gravi accuse di reato come arresti illegali, estorsioni, violenze, traffico e spaccio di stupefacenti. È quanto portato alla luce dall’operazione denominata "Odysseus" coordinata dalla Procura di Piacenza, condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria delle fiamme gialle di Piacenza, in collaborazione con la guardia di finanza di Fiorenzuola d’Arda, che ha dato esecuzione, in Emilia-Romagna e in Lombardia, ad un’ordinanza di custodia cautelare personale e reale emessa nei confronti di 22 soggetti, tra i quali figurano 10 militari dell’Arma dei carabinieri e un militare del Corpo. Si tratta dei Carabinieri in servizio nella caserma Levante di via Caccialupo nel centro di Piacenza. Fatti ricostruiti dalla Guardia di Finanza di Piacenza e riconducibili agli ultimi tre anni.
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Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, delle ipotesi di reato di peculato, abuso d’ufficio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, lesioni personali aggravate, arresto illegale, perquisizioni ed ispezioni personali arbitrarie, violenza privata aggravata, tortura, estorsione, truffa ai danni dello Stato, ricettazione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
“Fatti gravi che non intaccano la fiducia nell’Arma. Tutti gli illeciti più gravi sono stati commessi nel lockdown, con il più totale disprezzo dei decreti emanati dalla presidenza del consiglio. Solo un militare della caserma non è coinvolto. Faccio fatica a definire questi soggetti carabinieri perché i comportamenti sono criminali. Non c’è nulla di lecito nei comportamenti”, ha dichiarato il procuratore capo Grazia Pradella.
«Si tratta di accuse gravissime rispetto a degli episodi inauditi e inqualificabili. Da subito sia l’Arma dei Carabinieri che il Ministero della Difesa hanno dato la massima disponibilità a collaborare con la magistratura affinché si faccia completa luce sulla vicenda», ha detto il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini in relazione all’inchiesta che ha coinvolto i carabinieri in servizio a Piacenza. «Il Comandante Generale Nistri - prosegue il ministro - mi ha confermato di aver immediatamente assunto tutti i provvedimenti possibili e consentiti dalla normativa vigente nei confronti del personale coinvolto. Sono fatti inaccettabili, che rischiano di infangare l’immagine dell’Arma, che invece è composta da 110.000 uomini e donne che ogni giorno lavorano con altissimo senso delle Istituzioni al fianco dei cittadini. Sono loro il volto della legalità, a ciascuno di loro oggi esprimo la più profonda riconoscenza e vicinanza». L’Arma dei Carabinieri ha disposto la sospensione dall’impiego nei confronti dei destinatari del provvedimento giudiziario, nonché la contestuale valutazione dei fatti per adottare, con urgenza, rigorosi provvedimenti disciplinari nei loro confronti.
L'Arma, dopo la chiusura della caserma, ha disposto l'invio a Piacenza di una stazione mobile e di otto carabinieri