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Processo Rigopiano, i parenti delle vittime contro l'ennesimo rinvio dell'udienza

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L'udienza per la strage di Rigopiano è stata rinviata al 18 settembre, l'ennesimo slittamento legato anche all'emergenza distanziamento per l'epidemia di coronavirus. "Si tratta dell'ennesimo rinvio, l'ottavo in un anno, l'ennesimo colpo che viene afflitto ai familiari delle vittime" denunciano Gianluca Tanda e Marco Foresta, rispettivamente presidente e segretario del Comitato vittime di Rigopiano, che all'Adnkronos esprimono tutta la loro delusione nel giorno in cui si sarebbe dovuta celebrare l'udienza preliminare del processo sulla tragedia dell'hotel di Farindola (Pescara) che fu travolto da una slavina il 18 gennaio 2017 e dove morirono 29 persone mentre 11 si salvarono per miracolo dopo essere rimaste, ore e ore, tra le macerie. 

L'udienza di oggi alla fine è slittata nonostante, nei giorni scorsi, lo stesso ministero della Giustizia si fosse interessato al caso. "Il ministro Bonafede ci ha chiamato più volte ma nonostante tutto non si è trovata una soluzione - racconta Gianluca Tanda, fratello di Marco, un'altra vittima di Rigopiano - Lo stesso ministro mi ha detto che era dispiaciuto anche lui per un ulteriore rinvio. Il nostro più grande dispiacere è che passano gli anni e siamo ancora nella fase preliminare: è vero, non c'è la prescrizione, ma la vita di tante mamme anziane è la prescrizione stessa: in cuor nostro sappiamo le responsabilità, ma vogliamo vedere la verità processuale".

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