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Coronavirus, da Ue procedura infrazione contro Italia e Grecia su rimborso voli

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Voli già prenotati e pagati, cancellati all'improvviso e sempre per "esigenze legate al contenimento della pandemia da coronavirus", o prendendo a pretesto le norme relative al contrasto al Covid-19: moltissimi viaggiatori si sono trovati di fronte questo scenario nelle ultime settimane, da quando i viaggi in aereo sono ripresi con regolarità. Una regolarità solo teorica, visto che in tantissimi sono rimasti a terra e si sono visti 'rimborsare' solo con un voucher che permette di acquistare un posto su un altro volo. Ora però la Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione contro Grecia e Italia per violazione delle norme dell'Ue a tutela dei diritti dei passeggeri. Secondo la Commissione i due Paesi hanno adottato una legislazione che consente ai vettori di offrire voucher come unica forma di rimborso, contrariamente a quanto previsto dai regolamenti sui diritti dei passeggeri dell'Ue, secondo cui i passeggeri hanno il diritto di scegliere tra il rimborso in denaro e altre forme di rimborso, come appunto i voucher.

Sia la Grecia sia l'Italia avrebbero adottato misure "non conformi alle norme dell'Ue sui diritti dei passeggeri del trasporto aereo e sui viaggi per via navigabile". Inoltre, l'Italia avrebbe adottato misure non conformi alle norme dell'Ue in materia di viaggi in autobus e diritti dei passeggeri nel trasporto ferroviario. A causa della pandemia di coronavirus, molte aziende del settore dei trasporti hanno dovuto far fronte a flussi di cassa e situazioni di reddito insostenibili. Durante questa crisi, la Commissione ha costantemente chiarito che i diritti dei passeggeri rimangono validi nell'attuale contesto senza precedenti e che le misure nazionali a sostegno del settore non devono ridurli.

Il nostro Paese consente, fino al 30 settembre, alle compagnie aeree di emettere un voucher pari all'importo del biglietto, di fatto contravvenendo alle norme europee a tutela del viaggiatore. Con la procedura aperta dalla Commissione, Italia e Grecia rischiano sanzioni ma hanno 2 mesi per replicare. Quindi al momento non dovrebbe cambiare nulla per chi vuole partire in aereo e rischia di vedere il proprio volo cancellato all'ultimo momento per motivi legati al Covid-19.

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