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Focolaio a Mondragone, il Viminale invia l'esercito. E i rom forzano il cordone sanitario

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Il Viminale manda l'esercito a Mondragone per far rispettare la zona rossa a Mondragone, in provincia di Caserta, dove si sono registrati nuovi focolai di coronavirus. "Questa mattina ho avuto un colloquio con il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese in relazione alla zona rossa istituita negli ex palazzi Cirio di Mondragone. Ho chiesto l’invio urgente di un centinaio di uomini delle forze dell’ordine per garantire il controllo rigoroso del territorio. Il ministro ha annunciato l’arrivo di un contingente dell’Esercito». Ad annunciarlo è il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. In attesa del nuovo bollettino dell’Asl attualmente sono 49 le persone positive al Covid nel focolaio emerso tre giorni nella cittadina casertana e che ha visto coinvolti diversi membri della comunità bulgara di etnia rom presente nell’area. La Regione Campania ha disposto l’isolamento domiciliare per tutti i circa 700 residenti dei palazzi ex Cirio, in pieno centro cittadino, e il trasferimento dei positivi al Covid Center di Maddaloni per limitare il contagio.

 

Nonostante il cordone sanitario che vieta l’ingresso e l’uscita dall’area del comprensorio di edifici, stamane decine di persone, per lo più appartenenti alla comunità bulgara che vive in quei palazzoni, hanno violato la zona rossa e sono scesi in strada chiedendo di poter tornare a lavorare. La maggior parte svolge lavori nei campi come braccianti agricoli. Ci sono stati momenti di tensione, ma le forze dell’ordine che presidiano i varchi, sono riuscite a far rientrare gli stranieri nelle loro abitazioni. In strada sono scesi anche i cittadini di Mondragone che accusano i cittadini bulgari di uscire di notte dalla zona rossa per raggiungere le campagne al fine di proseguire il lavoro nei campi. Intanto, divampa anche la polemica politica. Il segretario della Lega Matteo Salvini attacca il governatore De Luca perché a suo dire non riesce a risolvere il problema. Dal canto suo De Luca ha ribadito che "su Mondragone stiamo facendo un lavoro rigoroso per isolare i contagi» e che «nelle prossime settimane faremo un lavoro di controlli a tappeto sugli stagionali arrivati dalla Bulgaria o da altre parti d’Italia".

 

"Questa mattina ho assistito personalmente a un inaccettabile atto di insubordinazione di oltre cinquanta cittadini, stranieri e non, i quali uscendo dalle rispettive abitazioni e violando di fatto il cordone sanitario, concretizzavano un gravissimo atto di insubordinazione rispetto ai precetti dell’ordinanza regionale, creando panico e paura nella cittadinanza", dichiara Virgilio Pacifico, sindaco di Mondragone, commentando l’azione di un gruppo di persone, per lo più cittadini bulgari, che hanno violato la mini zona rossa dell’area dei Palazzi Cirio per protesta. "La cittadinanza - aggiunge Pacifico - ha dovuto assistere all’impotenza delle poche forze dell’ordine presenti. Chiedo pertanto l’intervento urgente del prefetto affinché possa essere adottata ogni misura e azione al fine di ripristinare la legalità e l’ordine pubblico clamorosamente violato questa mattina". Pacifico ricorda inoltre che "appena due giorni fa rappresentavo al questore di Caserta l’insufficienza delle risorse umane impegnate per il rispetto dell’ordinanza regionale" che ha istituito la mini zona rossa. "Il signor questore - conclude il sindaco di Mondragone - affermava la mia incompetenza in materia".

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