Mario Adinolfi sbrocca con Sergio Sylvestre: fomenti la rivolta, ridacce i soldi
Le incertezze del cantante Sergio Sylvestre durante l'esecuzione dell'Inno di Mameli alla finale di Coppa Italia fanno in furiare Mario Adinolfi. L'ex parlamentare Pd oggi presidente del Popolo della Famiglia prima ha criticato l'esibizione dell'artista afroamericano vincitore di Amici, poi si è scagliato contro il grido col pugno chiuso "No Justice, No Peace" con riferimento alle proteste per la morte di George Floyd durante l'arresto e per i soprusi della polizia negli Usa.
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"Sei chiamato a cantare l’Inno alla finale di Coppa in diretta tv, ti pagano e tanto per farlo, non ne conosci le parole e non fai lo sforzo di impararle, toppi una strofa intera, alla fine invece di sparire e piangere fai il pugno e urli No Justice, No Peace? Ma ridacce li soldi", è il tweet scritto ieri sera da Adinolfi. Che oggi rincara la dose: "Caro Sergio Sylvestre, il tuo urlo No Justice no Peace dopo aver oltraggiato con mancanza di professionalità l’Inno di Mameli, è insieme grave e ridicolo. È l’urlo delle sommosse violente a sfondo razziale negli Usa. Inesistenti in Italia dove la polizia non uccide i neri".
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