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Maturità 2020 al via col maxi orale

Valentina Conti
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Ai nastri di partenza. Al via oggi la #maturitaventiventi, come recita uno degli hashtag più diffusi sui social dal Ministero dell’Istruzione, per gli oltre 5mila studenti dell’ultimo anno delle superiori. La Maturità in epoca Covid. In presenza, in mascherina, a distanza di sicurezza. Non più di cinque candidati a colloquio per ogni giornata, salvo esigenza organizzativa motivata. Permessa l’entrata di un solo accompagnatore. La prova è unica, orale, suddivisa in cinque fasi e durerà un’ora. Elaborato sulle discipline di indirizzo, trattando un argomento già concordato con i docenti della classe, e discussione di un breve testo studiato durante l’anno nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana. Saranno poi analizzati materiali, coerenti con il percorso fatto, assegnati dalla commissione (composta da sei membri interni e dal presidente esterno). In chiusura, saranno esposte le esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento e accertate le conoscenze relative a “Cittadinanza e Costituzione”.

Il credito del triennio finale vale fino a 60 punti, anziché 40, come prima. All'orale si possono conseguire fino a 40 punti. Per garantire lo svolgimento delle prove in piena sicurezza sono stati stanziati dal MI 39 milioni di euro per la pulizia ordinaria e straordinaria delle scuole, l’acquisto di gel igienizzanti e dispositivi di protezione, per la predisposizione di percorsi di ingresso e uscita.

Stamane la ministra Azzolina sarà a Bergamo, luogo simbolo dell’emergenza sanitaria, presso l’ITS Giacomo Quarenghi. “Ci tenevo a dare un messaggio di vicinanza molto concreto”, ha spiegato. “Ci sono territori che hanno sofferto più di altri”. Cartolina video per augurare in bocca al lupo agli studenti del presidente dell’Associazione Nazionale Presidi Antonello Giannelli: “Mai come quest’anno l’appuntamento Maturità è stato tanto atteso quanto temuto. Siamo qui perché il mondo della scuola ha saputo riorganizzarsi con tenacia, impegno e fatica. La pandemia ha reso più chiaro a tutti l’importanza della scuola, luogo non soltanto dove si impara ma luogo di vita. A voi ragazzi dico: ‘Diventate adulti, buona vita!”.

Gli istituti hanno lavorato sodo nei giorni prima dello start e sono pronti per quello che hanno potuto. Non è obbligatorio misurare la temperatura corporea all’ingresso, basta l’autocertificazione per allievi e membri di commissione. Anche se ci sono istituti come il Primo Levi nella Capitale che hanno installato una videocamera per la rilevazione termica in aggiunta. Scuole costellate da percorsi-labirinto e il personale Ata a sorvegliare che tutto vada bene. Al liceo Kennedy di Roma si faranno orali “open air”. C’è chi ha optato per la turnazione degli esami pure al pomeriggio; non poche le difficoltà incontrate dai dirigenti scolastici sul fronte organizzazione. Al Liceo Newton, sempre nell’Urbe, con 7 classi quinte, si utilizzeranno la palestra, la sala professori e l’aula magna. Del resto ci si occuperà dopo, polemiche incluse sull’ipotesi di allestire i seggi fuori dalle scuole in vista delle prossime consultazioni elettorali (“Ci sarebbero problemi di sicurezza”, mette le mani avanti Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di polizia, Coisp). Oggi si pensa solo al futuro.

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