Il Covid-19 "uccide" la tradizione. Per la prima volta la Regina diserta il Royal Ascot
Il Covid-19 uccide anche le tradizioni più inossidabili. Nulla prima d'ora aveva mai tenuto la regina Elisabetta lontana dalle corse dei cavalli del Royal Ascot nei suoi 68 anni di regno: non la gravidanza né i discorsi in Parlamento. Quest’anno però la monarca 94enne non parteciperà alle gare a causa della pandemia di coronavirus. Addio quindi alla tradizionale "sfilata di cappellini". Il Royal Ascot è una delle competizioni di più alto profilo nel Regno Unito, insieme a Wimbledon per il tennis e l’Open Championship per il golf.
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A differenza di Wimbledon e dell’Open Championship, il Royal Ascot non è stato cancellato a causa della pandemia di coronavirus, anche se si terrà senza pubblico. Solitamente all’evento, che dura cinque giorni, partecipano più di 300mila persone.
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La regina è in isolamento al Castello di Windsor con il marito di 99 anni, il Principe Filippo, da tre mesi, e il maniero dista dall’ippodromo Ascot a malapena 20 minuti. Ma nell’era del coronavirus, percorrere anche questa piccola distanza non è possibile, e la monarca, appassionata di corse, dovrà accontentarsi di guardarle in televisione. Elisabetta ha diversi cavalli che corrono nei prossimi giorni, incluso First Receiver, montato da Frankie Dettori nei colori da corsa della Regina.