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Il capo dei tecnici umilia Conte: "Anche noi sorpresi per le nostre indicazioni trasformate in decreti"

Giuseppe Conte

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"Anche noi siamo sopresi che le nostre indicazioni siano state trasformate in decreti". Se a dirlo è Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico per l'emergena coronavirus istituito presso la Protezione civile, allora è vero che forse qualcosa non va. In tanti in questi mesi hanno accusato il governo presieduto da Giuseppe Conte di non sapersi assumere le proprie responsabilità e di scaricare tutte le decisioni, anche quelle politiche, sugli esperti chiamati a fare da parafulmini. Miozzo dice anche, con tutta franchezza, che i membri del Comitato non sono "l'oracolo di Delfi".

Miozzo ci va giù duro: "A noi sono stati richiesti pareri, se poi sono tradotti in provvedimenti del governo è una responsabilità del governo e non nostra. Il Comitato tecnico scientifico non può sentirsi responsabile del disastro strutturale che è la scuola nel nostro paese", dice l'esperto durante l’audizione in Commissione Cultura sulle modalità di ripresa delle attività didattiche nel prossimo anno scolastico. "Anche io non la sopporto la mascherina, mi dà fastidio" però "allo stato attuale delle conoscenze la mascherina è utile per ridurre il rischio di infezione".

«Replico con molto disagio - ha aggiunto Miozzo - e devo dire che a mio parere molti di voi sovrastimano il ruolo e la funzione del Cts, che è un’aggregazione di esperti chiamati a dare una consulenza scientifica. Il Cts ha espresso dei pareri le linee guida competono al ministero. Ci tengo a dire che quello che dico non è una menzogna ma è l’espressione di quello che il Cts sta facendo, noi diamo le indicazioni qualcuno trasforma le nostre indicazioni".

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