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Traffico in strada, stazioni e aeroporti ancora mezzi vuoti: l'Italia riparte così

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La riapertura dei liberi collegamenti tra le Regioni riprende tra controlli e misure di distanziamento, ma senza particolari criticità soprattutto in aeroporti e stazioni dove il taglio dei biglietti disponibili e la paura del contagio tengono ancora basse le partenze.

Diversa la situazione per chi si sposta in auto, con un aumento di traffico lungo le autostrade, mentre in Sicilia, già alle prime ore di mercoledì, centinaia di auto si sono ritrovate in fila presso l’imbarco traghetti di Messina per Villa San Giovanni. Anche a Nord, per il momento la ripresa è soprattutto quella del traffico veicolare, che non ha bisogno di prenotazioni e viene considerato più sicuro dal punto di vista epidemiologico. In ogni caso, quando i passeggeri non sono conviventi, le regole rigide anche per chi viaggia su strada perché, oltre all’obbligo di mascherina, deve esser lasciato libero il posto a fianco del guidatore e fare in modo che nella fila posteriore ci siano al massimo due passeggeri, seduti sul lato opposto.

 

Da segnalare il caso della Puglia. «Sono 80217 gli accessi nelle ultime ore sulla piattaforma online della Regione e ben 6608 moduli già compilati online per segnalare il proprio ingresso in Puglia: sono le cifre che raccontano gli arrivi in Puglia da fuori regione a partire dalla mezzanotte di oggi, dati aggiornati alle ore 16». Lo riferisce la Regione a proposito dell’ordinanza del presidente Michele Emiliano in vigore da oggi che dispone per tutte le persone fisiche che si spostino, si trasferiscano o facciano ingresso in Puglia, da altre regioni o dall’estero, con mezzi di trasporto pubblici o privati di segnalare lo spostamento, il trasferimento o l’ingresso mediante compilazione del modello di auto-segnalazione.

 

In generale in Italia le misure anti-Covid sono quelle già in vigore, ma da oggi non è più necessaria l’autocertificazione per gli spostamenti interregionali. Sui treni dell’alta velocità e quelli ad alta percorrenza, così come sugli aerei, è in vigore la misurazione della temperatura corporea prima di salire a bordo: nel caso sia superiore ai 37.5 il viaggio non è consentito. L’offerta di aerei e voli viene potenziata anche se, per il momento, la media dei passeggeri resta bassa.

 

 «Per quanto riguarda le prossime due settimane non ci aspettiamo un grande traffico visto che anche le frontiere est europee sono chiuse, c’è ancora la regola del distanziamento e i passeggeri non hanno recuperato la fiducia che serve per incrementare la domanda - sottolinea Giovanna Laschena, Enac, vice direttore centrale economia e vigilanza aeroporti - molto dipenderà dall’andamento della situazione epidemiologica nel nostro e negli altri Paesi e dalle misure» che prenderanno.

 


Negli aeroporti restano in vigore i percorsi differenziati di entrata e uscita, obbligo di mascherine e termo scanner. Controlli anche nelle stazioni e l’invito per tutti è di recarsi sul posto in anticipo per svolgere in tranquillità tutte le procedure necessarie prima della partenza.

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