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Sandra Milo sedotta da Giuseppe Conte: "È come Giulio Cesare. Ma sull'Iva..."

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Sandra Milo mercoledì si è incatenata per protesta davanti a Palazzo Chigi accompagnata da Alessandro Di Sarno delle Iene, dal rappresentate delle partite Iva Juri Carnevali e dal politico siciliano Daniele Zuccarello. Alla fine è stata ricevuta dal premier Giuseppe Conte che già qualche giorno prima, quando la musa di Federico Fellini aveva iniziato lo sciopero della fame in solidarietà con i lavoratori dello spettacolo, l'aveva chiamata al telefono.  "Volevo fare come le suffragette, che si sono incatenate per ottenere il diritto di voto. Lo sciopero della fame, invece, non mi è costato: da quando è cominciata la pandemia ho ridimensionato la mia dieta, non riuscivo a mangiare con l'angoscia per tutti quei morti", dice oggi la Milo al Corriere della sera.

Dieci giorni fa "mi ha chiamato e pensavo a uno scherzo - racconta -. Mi ha detto che non sopportava che una grande attrice come me facesse lo sciopero della fame. Così mi ha chiesto un favore: di farmi preparare il mio piatto preferito e mangiarlo. Me lo sono cucinato io, gli spaghetti al pomodoro. Poi ho ricominciato il digiuno". Mercoledì la clamorosa protesta davanti alla sede del governo con Conte che la riceve. "Io ho chiesto di abolire l'Iva fino al 2021 (...). Siamo in tanti, noi lavoratori con partita Iva, e non solo quelli dello spettacolo: gli artigiani, i parrucchieri, i ferramenta... Il premier ha la qualità rara di spiazzarti: questa è l'arma vincente di Giulio Cesare e dei grandi strateghi". 

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