Cecilia Guerra chiama Mulè "Signora presidente". Lui non gradisce: "Avrei qualcosa da ridire"
Il tuo browser non supporta il tag iframe
(Agenzia Vista) Roma, 29 dicembre 2023 "Se lei ci tiene al suo genere, io tengo al mio. Basta rivolgersi a noi donne con appellativi maschili". Maria Cecilia Guerra del Pd prenda la parole in aula durante i lavori sulla manovra per stigmatizzare l'atteggiamento dei colleghi, nel caso Marco Perissa di Fdi, che si rivolgono a colleghe donna chiamandole al maschile come fatto con Elly Schlein definita 'segretario' del Pd. Guerra quindi si è rivolta al presidente di turno Giorgio Mulè così: "Signora presidente". Un appellativo che non è stato gradito del diretto interessato: "Onorevole Guerra, avrei qualcosa da ridire. La mia identità è quella e se si rivolge a me lo faccia come presidente, non si può rivolgere a me come 'signora presidente'". E allora Guerra spiega rivolta a Mulè: "Mi faccia spiegare. Il deputato Marco Perissa ha parlato della segretaria del mio partito chiamandola al maschile 'segretariò ritenendo che questa sia una scelta che a lui compete. Quindi se è permesso rivolgersi a una donna con appellativo maschile, allora è consentito anche a me rivolgermi a lei al femminile a meno che non richiami tutti quelli che continuano a chiamare le donne al maschile. Lei tiene al suo genere, io tengo al mio". Fonte video: Camera Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev