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Conte bis? Parla il premier: "Con la Lega esperienza chiusa"

Giuseppe Conte spegne il "forno" con la Lega. Il presidente del Consiglio dimissionario è a Biarritz per il G7 e usa parole chiare: "Quell'esperienza politica, che non rinnego - dice - è ormai chiusa e non si può più riaprire". Dopo aver picchiato duro contro Matteo Salvini nell'aula del Senato martedì scorso, 'l'avvocato del popolo' benedice il dialogo tra Pd e M5S. Di più. Conte fa un vero e proprio assist ai leader "che stanno lavorando per dare una prospettiva al paese e all'Italia" e, di fatto, si dice disposto a farsi da parte, mantenendo quello 'stile' e quel profilo istituzionale scelto per il discorso di addio a palazzo Madama apprezzato da tanti. Un Conte bis? "Io non credo che sia una questione di persone. E' una questione di programmi - risponde ai cronisti - Serve un grande progetto riformatore. Le persone sono secondarie". Il premier dimissionario, prima di sedere (forse) per l'ultima volta al tavolo insieme agli altri sei grandi del mondo, abbozza anche una sorta di programma. Una road map che Pd e M5S potrebbero far propria per andare avanti nella trattativa: "Economia circolare, un piano riformatore per disegnare oggi il Paese come lo vogliamo tra qualche decennio, un piano di investimenti molto più robusto. Dobbiamo lavorare per rendere il Paese sempre meno permeabile alla corruzione", dice. Finita la parentesi italiana, il premier dimissionario torna ad occuparsi dei grandi temi internazionali: dall'Amazzonia ai cambiamenti climatici, dalla protezione della biodiversità ai dazi, passando per le principali crisi geopolitiche nel mondo. In apertura un colloquio con il presidente Usa Donald Trump e un attestato di stima. Ci sono rapporti personali - gli dice il numero uno della Casa Bianca - che vanno al di là degli incarichi. (courtesy Facebook Giuseppe Conte agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev agenziavista.it)

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