Delirio totale alla Camera
"Non può presiedere". Poi urla e insulti: caos sul deputato Pd
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Nella sala del Mappamondo della Camera, le commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia esaminano il decreto Sicurezza bis. Dopo aver occupato l'Aula in protesta contro il ministro dell'Interno che si è rifiutato di riferire sul Russiagate, l'opposizione del Pd va avanti a oltranza e a tutti i livelli. Il clima è teso. I toni si accendono, finché l'esponente dem Andrea Romano si avvicina al tavolo della presidente della commissione Giustizia, la pentastellata Francesca Businarolo, accusandola di non essere in grado di guidare l'assise. Qualcuno gli fa notare che è in stato di gravidanza, ma il deputato non si scompone: non importa. Il fatto è che non sa, non può, presiedere. Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari Costituzionali ed esponente del Movimento 5 Stelle, mette a verbale quello che ascolta. Poi è il caos. Il Movimento interpreta le parole di Romano come discriminatorie. La stessa Businarolo le definisce pregiudizi sessisti duri a morire: "La vicenda non mi rattrista personalmente ma fa riflettere sugli atteggiamenti di uomini che guardano l'altra metà del mondo, il mondo femminile, con superiorità e arroganza", commenta. Una ricostruzione che il deputato del Pd respinge con forza come arbitraria e falsa: "Non ho mai affermato, né tantomeno pensato, che la sua gravidanza fosse di ostacolo alle sue funzioni di presidente". Quello che invece sostiene di aver affermato è che la pentastellata non abbia svolto con correttezza le sue funzioni di presidente, non avendo concesso ai deputati di opposizione di intervenire nei tempi decisi dall'ufficio di presidenza. "In nessun caso e mai mi sarei permesso di riferirmi alla sua condizione di gravidanza come ad un ostacolo", si difende. Il Movimento leva gli scudi e muove di nuovo guerra ai democratici. Quello contro Businarolo è un insulto sessista senza precedenti secondo il vicepremier e leader politico Luigi Di Maio: "Un attacco vergognoso e meschino" che dimostra la "bassezza politica e morale di tutto il Pd". Poi rivolge al partito l'insulto peggiore che un pentastellato possa concepire: "Rappresenta il peggio del nostro Paese, insieme a Berlusconi". Parole "vergognose e sconcertanti", anche per il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, che durante il Question Time in Aula alla Camera scatena la reazione dei deputati del Pd accennando alla vicenda prima di rispondere a una domanda sul futuro di Alitalia. "Quanto accaduto è qualcosa di veramente increscioso, inaccettabile e schifoso", punta il dito Brescia. Per lui le parole del Dem non si prestano a interpretazioni, ha chiaramente detto che la presidente Businarolo non è in grado di presiedere perché incinta e per questo è stato allontanato dall'aula della commissione: "È assurdo che s'inventi di non aver mai pronunciato quelle parole anziché chiedere scusa e recuperare un minimo di dignità". Una pagina "indecente e profondamente triste della storia parlamentare", scrivono i pentastellati sul Blog, parlando di becero maschilismo. Il Movimento, insomma, tranquillizza il Carroccio, deluso dall'asse M5S-Pd che in Europa ha portato all'elezione di Ursula von der Leyen per un pugno di voti. In casa, però, non è (ancora) il momento per un'alleanza giallo-rossa. (fonte Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev)