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"Voci di pancia", oltre i limiti della colite ulcerosa

Milano, 7 nov. (askanews) - Una malattia cronica e fisicamente invalidante che si tramuta poi in un importante disagio personale e sociale. Questa è la colite ulcerosa, malattia infiammatoria cronica intestinale che colpisce in Italia più di 150.000 persone. Ed è proprio per sensibilizzare su questa condizione e fornire ai pazienti e ai loro familiari strumenti utili per parlare più apertamente di colite ulcerosa che è nata "Voci di Pancia", la campagna di sensibilizzazione e informazione promossa da Lilly con il patrocinio di AMICI ITALIA, IG-IBD (Italian Group for the study of Inflammatory Bowel Disease) ed EFCCA (European Federation of Crohn's & Ulcerative Colitis Association).

Cristina Bezzio, Medico Gastroenterologo IRCCS Istituto Clinico Humanitas Rozzano, ha dichiarato: "La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica intestinale, non si guarisce da questa malattia e va curata per tutta la durata della vita. Si tratta di una patologia che interessa l'ultimo tratto dell'intestino, il retto e il colon. Questa malattia è caratterizzata da periodi di riacutizzazione in cui compaiono dei sintomi che possono essere molto fastidiosi per i pazienti. Con le nuove armi terapeutiche che abbiamo a disposizione è possibile ridurre questi sintomi, è possibile farli anche scomparire con il risultato di condurre una vita assolutamente paragonabile a quella di chiunque altro".

Problemi fisici, ma soprattutto disagi psicologici e relazionali. La campagna Voci di Pancia ha proprio l'obiettivo di abbattere il silenzio e superare il senso di vergogna dato dai sintomi imbarazzanti di una patologia invalidante offrendo ai pazienti gli strumenti per un dialogo aperto e informato.

Salvo Leone, Direttore Generale AMICI Italia e Chairman EFCAA, ha commentato: "L'esigenza di una campagna nasce dal fatto che stiamo parlando di patologie croniche, dalle quali non si guarisce, che colpiscono giovani, quindi persone con una lunga aspettativa di vita, a carico del sistema sanitario nazionale, caratterizzate da una disabilità non visibile; ciò significa che la disabilità non visibile è associata a dei sintomi molto difficili da raccontare che spesso fanno chiudere il paziente in una sorta di auto isolamento. Questa campagna nasce proprio per fornire al paziente una serie di strumenti per raccontare il disagio legato alla malattia ai propri cari, ai propri colleghi di lavoro e facilitare così anche l'interazione con il professionista della salute".

Fondamentale il supporto di aziende come Lilly, che si mettono al servizio delle associazioni al fianco della salute delle persone.

"Lilly è fortemente impegnata nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni terapeutiche nell'area delle malattie infiammatorie croniche intestinali - afferma Federico Villa, Ass. Vice President Corporate Affairs & Patient Access Lilly Italia - È un'area di cui si parla poco ma che ha un grandissimo impatto sulla qualità di vita di molti pazienti. Con questa campagna vogliamo schierarci al fianco di queste persone, non solo offrendo nuove opportunità terapeutiche, ma anche fornendo loro la possibilità di aprirsi a un dialogo più libero e informato su queste patologie, con i medici e con i propri familiari".

Tutti uniti in una sola voce. Per dare sostegno e per accompagnare le persone con colite ulcerosa fuori dal labirinto della vergogna e dell'imbarazzo.

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