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Alleanza pubblico privato contro la piaga delle truffe digitali

Milano, 18 giu. (askanews) - Promuovere e consolidare un'alleanza tra pubblico e privato per contrastare le cosiddette "truffe tramite impersonificazione" ovvero quei raggiri messi in atti con telefonate, mail o messaggi, dove il truffatore finge di agire per conto di un'azienda o un marchio di fiducia per ottenere denaro o accesso alle credenziali dei conti bancari o di account protetti. Se ne è discusso a Milano nel corso di un incontro promosso da Assolombarda in collaborazione con Amazon.

"Questa alleanza di fatto già esiste, è già realizzata, non siamo di certo all'anno zero: pensiamo a quanto riguarda la sicurezza informatica e tanti altri temi connessi - spiega Paolo Gerardini, vicepresidente di Assolombarda e presidente del Comitato Piccola Industria di Assolombarda - Si porta avanti con gruppi di studio, collaborazioni, e con un aiuto anche libero nel confronto con il legislatore, o nel sostegno alla popolazione. Stiamo pensando anche a dei programmi di formazione che liberamente le aziende possono mettere in campo; si tratta di iniziative importati anche in un'ottica ESG del fare impresa".

Il fenomeno delle truffe per impersonificazione è in continua crescita a livello globale, e anche nel nostro Paese sta assumendo progressivamente dimensioni sempre più allarmanti: solo nel 2023 - è stato ricordato nel corso dei lavori - le truffe di questo tipo hanno visto un aumento del 21%, per un valore totale di oltre 40 milioni di euro.

Imprese e consumatori subiscono danni significativi da queste pratiche illegali che vanno ben oltre il valore economico immediato. Le vittime raggirate subiscono spesso ricadute emotive destabilizzanti, mentre il sistema delle imprese vede minare in modo indiscriminato la fiducia da parte del pubblico.

"I truffatori che impersonano Amazon mettono a rischio i nostri clienti e tutti i consumatori del mercato - dice Bianca Maria Martinelli, Policy & Strategy Director di Amazon Italia - Amazon è fortemente impegnata a contrastare questo fenomeno. Investiamo e continuiamo ad investire per proteggere i nostri clienti informando anche tutto il pubblico sui rischi di queste truffe. Siamo fortemente convinti anche dell'importanza delle azioni di denuncia dei truffatori. Lo scorso anno abbiamo chiesto la chiusura di 40mila siti di phishing, di 10mila numeri telefonici utilizzati per furti d'identità e abbiamo denunciato 100 truffatori nel mondo alle autorità competenti".

Dal confronto in Assolombarda è emersa dunque con forza la necessita di rafforzare sempre più la collaborazione tra istituzioni pubbliche e imprese per dare vita ad una concreta strategia integrata di contrasto a questo tipo di truffe.

"Ci sono due aspetti fondamentali su cui poggia la strategia - prosegue Martinelli - Il primo è lo scambio delle informazioni e delle conoscenze. Amazon mette a disposizione delle autorità pubbliche tutte le informazioni che provengono dalle segnalazioni dei clienti: si tratta di uno strumento molto importante per identificare i fenomeni di truffa che sono in continua evoluzione. Le autorità pubbliche hanno da parte loro il potere investigativo e il potere di perseguire poi con azioni legali i truffatori. E' molto importante continuare un dialogo e una collaborazione: mettendo a disposizione le nostre competenze tecnologiche e la visibilità che noi abbiamo di quello che accade sul mercato offriamo uno strumento fondamentale di supporto alle attività dell'autorità pubbliche".

All'incontro hanno partecipato, tra gli altri, il viceministro del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, e i rappresentanti di Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Tribunale di Milano, Consob, Polizia Postale, Unione Nazionale Consumatori, Tim ed Enel.

"Le truffe per impersonificazione causano gravi danni alle vittime e alla reputazione delle aziende o istituzioni impersonificate - ha detto Marco Dugato, docente di Metodi e Tecniche per la ricerca Criminologica, Facoltà Scienze Politiche e Sociali Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano - Lo scenario internazionale ci dice che questo tipo di truffe sono in forte aumento, con un impatto significativo a livello globale. Un contrasto efficace richiede un insieme di soluzioni tecnologiche, per identificare le comunicazioni fraudolente, e campagne informative, mirate alle vittime più esposte o vulnerabili".

Per Enea Franza, responsabile dell'Ufficio Consumer Protection, Divisione Tutela del Consumatore di Consob "una corretta informazione è la prima linea di difesa in caso di truffe". "Consob si impegna nel mettere in guardia i risparmiatori dai rischi legati a proposte di investimento fraudolente che sfruttano indebitamente la notorietà di marchi affidabili e rappresenta una risorsa per verificare la legittimità di società o domini - ha aggiunto Franza - Recentemente, la collaborazione tra Consob ed Amazon ha aiutato a contrastare truffe finanziarie attraverso la condivisione sinergica di avvertimenti ai consumatori. Un esempio di collaborazione pubblico-privato che auspico possa estendersi ad altre realtà".

Rocco Nardulli, vicequestore al Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale Lombardia, si è soffermato sull'importanza della condivisione delle informazioni da parte delle aziende per rendere più efficace l'attività di polizia. "Nel contrasto delle frodi online, e del cybercrime in generale - ha detto Nardulli - il processo logico-deduttivo con cui si giunge alla ricostruzione dei fatti e all'individuazione dei criminali non può basarsi solo sulle evidenze relative al singolo caso indagato, ma deve essere alimentato da tutti i dati disponibili rispetto al fenomeno criminale osservato nella sua interezza. È perciò essenziale il rafforzamento della partnership pubblico-privato per un'efficace condivisione dei dati e delle informazioni utili alle indagini, oltre che per l'adozione di idonee e tempestive misure di limitazione del danno subito dalle vittime".

Massimiliano Dona, presidente Unione Nazionale Consumatori, ha argomentato che "i casi di truffa registrati dall'Unione Nazionale Consumatori sono in costante aumento, un po' per la crescente digitalizzazione della popolazione, un po' per il moltiplicarsi di stimoli quotidiani che ci rende tutti molto distratti e frettolosi nel nostro agire" "Ecco perché la tutela più efficace resta la prevenzione - ha sottolineato Dona - È utilissimo parlare di truffe come faccio nel corso della mia attività di divulgazione online a tutela dei consumatori".

"L'evoluzione tecnologica ha determinato lo sviluppo di scenari di impersonificazione che rendono necessario l'adozione di nuove contromisure tecniche e di un coinvolgimento attivo dei clienti - ha ricordato infine Cristoforo Lignola, responsabile Physical Security & Fraud Management, Tim - TIM, da tempo, ha aperto sul suo sito Internet un canale di comunicazione dedicato alla segnalazione di questi fenomeni".

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