Haiti, coprifuoco a Port-au-Prince dopo la maxi-evasione dal carcere
Roma, 5 mar. (askanews) - Caos a Port-au-Prince. La capitale di Haiti è blindata, i residenti escono solo per acquistare beni di prima necessità, mentre le autorità hanno imposto lo stato d'emergenza e il coprifuoco dopo che alcune bande armate hanno attaccato la prigione principale, provocando l'evasione di quasi quattromila detenuti.
"La polizia nazionale non può fare nulla contro l'assalto delle bande armate. Solo una forza militare può aiutarci in questa situazione", afferma un residente.
Mentre una donna racconta: "Si sentono spari da questa mattina".
L'evasione dalla prigione è avvenuta nel corso di una nuova ondata di violenza che ha investito Port-au-Prince, dove le bande armate controllano gran parte della città, iniziata quando il primo ministro Ariel Henry si è recato a Nairobi per discutere l'invio ad Haiti di una forza di sicurezza multinazionale guidata dal Kenya.
Le scuole e le banche sono state chiuse e la gente si è rifugiata per sicurezza in impianti sportivi, palestre ed edifici pubblici, spesso senza servizi igienici adeguati, strutture sanitarie o acqua potabile. La Farnesina ha comunicato che "sono assolutamente sconsigliati i viaggi ad Haiti, per qualsiasi ragione".