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Putin accusa l'Occidente per la rivolta Wagner: volevano un fratricidio

Mosca, 27 giu. (askanews) - "Era proprio questo risultato - un fratricidio - che volevano i nemici della Russia, i neonazisti a Kiev e i loro protettori occidentali". Così Vladimir Putin si è rivolto alla nazione parlando per la prima volta ai russi dopo la rivolta del gruppo paramilitare Wagner. "Volevano che i soldati russi si uccidessero a vicenda, in modo che militari e civili morissero, così che alla fine la Russia perdesse e la nostra società si dividesse, soffocando in sanguinosi conflitti civili", ha aggiunto ringraziando poi i russi per il loro patriottismo e la loro unità. Putin ha anche definito "la maggior parte" dei combattenti Wagner "patrioti tirati dentro in questa avventura.

In un audio diffuso con Telegram il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin ha dato la sua versione della vicenda:

"Lo scopo della marcia era impedire la distruzione della compagnia militare privata Wagner e consegnare alla giustizia quelle persone che, attraverso le loro azioni non professionali, hanno commesso un numero enorme di errori durante le operazioni militari".

Nel frattempo secondo fonti di stampa locale L'aereo privato del leader del gruppo di mercenari russi sarebbe atterrato all'aeroporto militare di Machulishchi, vicino a Minsk, in Bielorussia.

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