A Roma i protagonisti di "Signs of love", in sala dall'11 maggio

Hopper Jack Penn e Zoe Blue: non siamo solo i figli di Hollywood

Il tuo browser non supporta il tag iframe

TMNews

Roma, 9 mag. (askanews) - Non sono due viziati figli d'arte ma due interpreti di grande sensibilità e talento Hopper Jack Penn e Zoe Blue, protagonisti di "Signs of love", che tocca temi come emarginazione, disagio, disabilità, nei cinema dall'11 maggio. Nel film di Clarence Fuller ambientato in un violento sobborgo di Philadephia il figlio di Sean Penn e Robin Wright interpreta un piccolo spacciatore con famiglia affetta da tossicodipenze, incapace però di trasformare in rabbia la propria sofferenza. Zoe, figlia di Rosanna Arquette, interpreta una ragazza sorda, nata in una famiglia benestante, capace di grande dolcezza. Due caratteri che assomigliano molto agli interpreti, venuti in Italia a presentare il film.

"Credo che abbiamo portato molto di noi nei nostri personaggi. La gente pensa che siccome vieni da una famosa famiglia di Hollywood non hai dovuto lottare, ma tutti e due abbiamo avuto i nostri problemi, i nostri ostacoli da superare. Siamo persone appassionate, comprensive e empatiche come i nostri personaggi".

  

Sì, i personaggi ci somigliano molto".

Dal film emerge come la disparità sociale ed economica sia sempre più ampia in alcuni contesti degli Stati Uniti, un divario apparentemente incolmabile.

"E' così, l'America è ridotta uno schifo"

"Io però non penso sia impossibile, anche se a volte sembra di tornare indietro, forse ci vorrà tempo. Ho trascorso un periodo in quel quartiere, mi hanno anche puntato una pistola alla tempia, lì ci sono spacciatori, gente coinvolta in faide, tutti affrontano situazioni pesanti per sopravvivere. Capisci quanto sei fortunato quando torni nella tua realtà, che non devi ogni giorno guardarti le spalle, ma nello stesso tempo lì ho capito moltissime cose".