In caso di attacchi chimici, biologici, radiologici o nucleari

Base Nato Lettonia, Italia in campo con l'eccellenza decontaminazione

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TMNews

Adazi (Lettonia), 2 mag. (askanews) - Siamo ad Adazi, in Lettonia, nella Base della Nato. Qui è presente un contingente italiano di circa 250 militari. Tra questi c'è anche un plotone di decontaminazione. Un fiore all'occhiello per il contingente italiano di Camp Adazi. A guidarlo è il Maresciallo ordinario Pasquale Simone Montefusco, effettivo al 7° Reggimento Difesa CBRN Cremona, di stanza a Civitavecchia.

"Siamo l'unico assetto presente in Lettonia sotto il Battle Group Difesa Multinazionale. In questo contesto ci addestriamo al fine di decontaminare personale, mezzi e materiali militari e civili in seguito ad una eventuale contaminazione chimica, biologica, radiologica e nucleare utilizzando la struttura di decontaminazione approfondita 8x8 su aps. Il personale contaminato dopo aver effettuato un briefing di procedure decon., si dirige verso la prima stazione decon. E ripone armi e materiali nella tenda di decontaminazione preposta per la decontaminazione degli stressi con sx34 e vapore ad alta temperatura". Successivamente il personale prosegue con un primo controllo chimico/radiologico con strumentazione forense e peculiare: Anpdr, Chem pro 100, Identifinder, Rotem, Minirae.

  

L'operazione prosegue con una particolare procedura di svestizione che avviene all'interno della tenda personale preposta con docce con acqua calda e decontaminante quale bx29. Dopo aver effettuato la doccia decontaminante il personale è sottoposto ad un ulteriore controllo strumentale al fine di garantire la non positività ad una eventuale contaminazione. In contemporanea viene effettuato anche il controllo e la decontaminazione del veicolo con decontaminante bx24 per i materiali non sensibili e sx34 per i materiali sensibili.