Mentre il paese scivola rapidamente nel caos
Afghanistan, cancellerie di tutto mondo al lavoro per transizione
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Kabul, 19 ago. (askanews) - L'Afghanistan scivola rapidamente nel caos, con una crisi umanitaria di proporzioni sempre più drammatiche, le cancellerie di tutto il mondo sono al lavoro per cercare una transizione pacifica che assicuri i diritti umani per la popolazione.
A lanciare un appello al dialogo è il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Gli ha fatto eco la portavoce del ministero degli esteri cinese che chiede ai talebani di lavorare per costruire una pace durevole. Secondo la diplomazia di Pechino i talebani sono "più sobri e razionali" rispetto all'ultima volta in cui sono saliti al potere in Afghanistan e la Cina spera che diano seguito al "loro atteggiamento positivo".
Per il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, "quanto è accaduto in Afghanistan è "una catastrofe, un incubo, parliamoci chiaro", ma ora "dobbiamo sostenere il popolo afgano, non solo chi vuole lasciare il Paese, ma anche chi vuole rimanere".
Gli Stati Uniti mantengono una posizione attendista, lo stesso presidente Biden in una intervista ha dichiarato che non c'era modo di ritirare le truppe Usa dall'Afghanistan senza che ne seguisse il caos". Mentre per il capo dello stato maggiore Mark Milley non c'è stata nessuna azione ostile finora da parte dei talebani.
I ministri degli Esteri del G7 si incontrano per una riunione d'urgenza in attesa del vertice straordinario dei capi di stato e di governo indetta per i prossimi giorni e di quello della Nato.