L'Italia riapre: dai cinema ai ristoranti, ma ripartenza frenata
Roma, 26 apr. (askanews) - L'Italia riapre. A parte poche eccezioni - Sardegna in zona rossa, e cinque regioni in arancione (Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d'Aosta) - il Paese si risveglia in zona gialla. Con le prime, seppure lente, riaperture. Ripartono, anche se in sordina, i Musei e i siti archeologici. A Roma porte di nuovo aperte per il Colosseo, con i primi visitatori che hanno approfittato della ripartenza. Aperti anche i Musei capitolini, seppure semi-deserti. L'apertura dei Musei Vaticani, invece, è rimandata a lunedi 3 maggio.
Nuove regole e allentamenti sulle restrizioni. Coprifuoco confermato alle 22, almeno per ora. Un orario che va ad incidere sulla nuova programmazione dei cinema. Nella Capitale riaprono pochissimi. Tra questi il Quattro Fontane, il Caravaggio, il Nuovo Sacher. Il 29 aprile, però, al via con la programmazione del film fresco di Oscar, "Nomadland". Il decreto sulle riaperture mette in elenco anche i teatri. Ma c'è polemica, soprattutto perché per molti la stagione è da considerarsi conclusa.
Riaprono da oggi anche ristoranti, bar, trattorie e agriturismi italiani; con l'eccezione degli esercizi che possono rispettare le regole fissate dal governo. Ovvero in primis il fatto che si può effettuare solo servizio al tavolo, con tavoli all'aperto.
E da oggi tornano in classe quasi tutti gli studenti d'Italia: la didattica in presenza è prevista al 100% fino alla terza media in tutte le fasce di rischio, mentre in zona gialla e arancione le scuole superiori tornano in classe in una percentuale compresa fra il 70 e il 100%, in zona rossa fra il 50 e il 75%.