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Protesta dei lavoratori del turismo nella Piazzetta di Capri

Capri, 10 apr. (askanews) - Isola simbolo delle vacanze di vip e jet set, Capri come tutte le località turistiche italiane è in ginocchio a causa della pandemia di Coronavirus. Nella celebre Piazzetta, la protesta dei lavoratori del turismo che chiedono certezze sulle riaperture e auspicano di poter tornare presto a lavorare in sicurezza.

"Nessuno resti indietro. Dignità, lavoro e sicurezza per la ripartenza del turismo" è lo slogan della manifestazione che si è svolta in contemporanea anche a Sorrento, Amalfi e Ischia. In piazza, distanziati e nel rispetto delle misure anti-Covid, rappresentanti degli stagionali del comparto ricettivo e alberghiero, operatori del trasporto turistico e dello spettacolo, guide turistiche e tutte le categorie dell'indotto da tempo senza lavoro, penalizzati dalle chiusure o esclusi dagli aiuti dello Stato.

"Siamo stati un anno completamente fermi ed ora abbiamo voglia e necessità di ripartire".

"Fate l'isola Covid-free, come le isole greche, per permettere alla gente di venire qui al sicuro, senza nessun problema".

"Domande non ce ne sono più da fare, attendiamo solo risposte dal Governo. La nostra speranza è di riaprire e ripartire per non morire due volte. La prima volta ci ha fatto fuori il covid ora non possiamo aspettare di non riaprire e morire per questo per la seconda volta".

"Siamo stanchi di essere invisibili ed ignorati. Vogliamo lavorare con dignità, diritti e in sicurezza" hanno affermato i promotori del sit-in.

Tra le richieste: decontribuzione per le aziende, sostegno sicuro e continuativo per coloro che hanno perso il lavoro, sostegno al comparto extralberghiero, contributi agli integrativi del reddito, chiari protocolli di sicurezza, somministrazione veloce dei vaccini in modo da garantire la ripartenza della stagione turistica in un isola Covid-free.

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