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Sanremo, Fonografici: Fedez andava escluso, il Festival rimandato

Roma, 20 feb. (askanews) - Sanremo doveva essere rimandato di qualche mese o addirittura cancellato. E' dura la posizione di Sergio Cerruti, presidente di Afi, l'Associazione Fonografici Italiani, che chiede anche chiarezza sul regolamento e sostiene che Fedez andava escluso, per la pubblicazione di alcuni secondi del brano in gara all'Ariston.

"Sono stato tra i primi a dire che il Festival di Sanremo doveva essere posticipato di qualche mese, compatibilmente con andamento della pandemia, o nel caso peggiore un annullamento dell'edizione di quest'anno per passare direttamente al prossimo. Di fronte a Olimpiadi, Europei, Cannes, Oscar, Carnevale di Rio... Vedere resistere Sanremo di fronte a questi mostri sacri di intrattenimento, da un lato mi riempie di orgoglio, dall'altro mi chiedo: davvero abbiamo tanto bisogno di Sanremo?".

Probabilmente io non mi prenderei la responsabilità che qualcuno si ammali. Il protocollo non salva. Bisognerebbe ragionare più in senso ampio".

Per il presidente Cerruti, inoltre, Fedez andava escluso:

"Una delle cose che avrei voluto non vedere è il tradimento del regolamento del Festival di Sanremo. Tra le varie cose che succedono quest'anno che non vanno bene, c'è che un'artista come Fedez non avrebbe dovuto partecipare".

Il presidente AFI poi parla anche del settore musicale fortemente colpito dalla pandemia:

"Parliamo di mercati fermi, musica live che non c'è. Siamo passati da una produzione di contenuti a rete digitale. Con tutti i problemi del caso. Alcuni miei colleghi sono più colpiti, specialmente mi rivolgo a quella parte del nostro settore che lavora sugli eventi. Anche le discoteche. Amo definire la discoteca turismo da intrattenimento, con tutto ciò che gira intorno".

Mentre per quanto riguarda la Direzione Musica del Mibac, sottolinea:

Noi siamo orfani della Direzione generale musica. Per la musica manca, considerato quello che ci aspetta nei prossimi anni, credo che sia assolutamente urgente rivedere o l'organizzazione del Mibact che si possa dotare di professionalità in grado di gestire le imprese, oppure sono altri i ministeri che devono prendere in carico le nostre esigenze".

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