Covid, Manca (Polimi): in alcune Regioni si muore 9 volte di più
Milano, 16 feb. (askanews) - "La situazione attuale della pandemia in Italia è relativamente stabile, nel senso che non stiamo scendendo con la velocità attesa. In alcune regioni, tra tutte la principale per dimensioni è la Lombardia, abbiamo una costanza ad esempio degli ospedalizzati oramai da 45 giorni. Questo comporta il fatto che abbiamo un continuo apporto purtroppo di persone che muoiono, su base giornaliera, superiore a quanto dovrebbe essere rispetto alle attese e anche a quanto è successo nella prima ondata". Lo afferma il professor Davide Manca, autore di un Bollettino giornaliero sulla pandemia in Lombardia e nel resto d'Italia.
"Ci sono delle regioni critiche - aggiunge Manca - in questo momento la provincia autonoma di Bolzano, l'Umbria, alcune zone della Toscana, il Friuli, che hanno una incidenza per numero di casi e per decessi decisamente superiore. Ci sono delle differenze tra regioni, su base centomila abitanti, quindi normalizzata sugli abitanti della regione, addirittura di fattore 8/9, cioè ci sono Regioni in cui muoiono 9 volte più persone che in altre regioni".
Per quanto riguarda i vaccini negli ultimi tre giorni abbiamo avuto una capacità di somministrazione di vaccini significativamente inferiore alla media degli ultimi 50 giorni, quindi stiamo sottoperformando. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che si sono praticamente concluse le vaccinazioni a tutto il personale ospedaliero medico e si stanno per avviare con varie tempistiche le vaccinazioni alla popolazione ultraottantenne. In questo momento comunque la variabile più critica è il numero di dosi a disposizione, quelle consegnate e distribuite alle singole regioni e province autonome.