Vaccini, Italia in testa in Ue per numero vaccini su popolazione
Roma, 7 gen. (askanews) - L'Italia è al secondo posto in Europa, dopo la Germania, per numero assoluto di vaccini effettuati. Il Belpaese diventa primo se si guarda al numero delle dosi somministrate in rapporto alla popolazione. Dopo la partenza un po' a rilento dei primi giorni, ora il ritmo sembra entrato a pieno regime e - con 322mila 943 somministrazioni - l'Italia ha quasi terminato il primo lotto di vaccini (480mila) di Pfizer-Biontech arrivate dal 27 dicembre. E' stato così vaccinato lo 0,55% degli italiani, La Germania è allo 0,44% con 360mila dosi iniettate.
Soddisfazione da parte del ministro della Salute, Roberto Speranza, secondo cui ora tocca ai medici di medicina generale e ai pediatri. "Come tutto il personale sanitario, hanno la priorità nelle vaccinazioni. E, come già previsto dal piano strategico, avranno un ruolo fondamentale in fasi diverse della campagna di somministrazione del vaccino anti Covid-19", ha sottolineato.
Secondo il sito "Our World in data", in continuo aggiornamento sulle vaccinazioni in tutto il mondo, al primo posto si conferma Israele, seguito da Emirati Arabi, Bahrain, Stati Uniti, Gran Bretagna, Danimarca, Russia, Italia, Germania e Canada.
Dopo il primo lotto di dosi (9.750 il 27 dicembre e 469.950 dal 30 dicembre al primo gennaio), sono arrivate in Italia il 5 gennaio altre 215.475 dosi.
"L'Italia ha a disposizione per il primo vaccino approvato 27milioi 370mila dosi", ha sottolineato Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità. "La negoziazione a livello europeo ha portato alla disponibilità di 13milioni e 285mila dosi addizionali. Solo con Pfizer nel nostro paese andiamo oltre le 40 milioni di dosi". Per quanto riguarda Moderna "ci saranno disponibili altri 10 milioni e 600mila dosi di vaccino. In corso in fase avanzata di negoziazione la possibilità di acquisire un numero equivalente da parte di Moderna, quindi anche qui andremmo a 21milioni e 200mila dosi".
Ma è sul vaccino Astrazeneca (Oxford e Pomezia) che per ora punta l'Italia. Il Belpaese riceverebbe 40,2 milioni di dosi, che - insieme a Pfizer e Moderna - basterebbero a coprire l'intera popolazione italiana. Solo che l'approvazione del prodotto AstraZeneca in Europa è ancora in alto mare.