Vaccini, oltre 118mila in Italia: Lazio record, Lombardia in coda
Roma, 4 gen. (askanews) - Continua senza sosta la somministrazione in Italia dei vaccini Pfizer/BionTech iniziata il 27 dicembre: sono oltre 118mila le dosi inoculate in tutto il Paese secondo i dati aggiornati dal ministero della Salute.
Dopo la provincia autonoma di Trento, con il 54,8% delle dosi inoculate (2.726 su 4.975), il Lazio, con 22.314 vaccinati è la regione con il più alto numero in assoluto nonché quella con la più alta percentuale di somministrazioni realizzate (48,7%) sul numero di dosi consegnate (45.805). Seguono Veneto (15.776 dosi somministrate su 38.900 consegnate, pari al 40,6%), Toscana (37,8%), e Basilicata (37,4%).
Nelle ultime posizioni della classifica Valle d'Aosta (4,4%: la regione con meno dosi consegnate in assoluto, 995, e il più basso numero di somministrazioni in assoluto, 44), la Lombardia che, a fronte di 80.595 dosi ricevute (il numero più alto tra le regioni) ha vaccinato 3.126 persone, pari al 3,9%.
Proprio sul "caso" Lombardia si è scatenata una bufera per le parole dell'assessore regionale alla sanità Giulio Gallera. "Il 31 era l'ultimo giorno dell'anno, poi ci sono stati tre giorni di festa. Abbiamo medici e infermieri che hanno 50 giorni di ferie arretrate. Non li faccio rientrare in servizio per un vaccino nei giorni di festa", ha detto. Dichiarazioni dalle quali ha preso le distanze la Lega. "Non rappresentano il pensiero del governo della Lombardia".
"Dobbiamo accelerare, lo dicono i numeri", commenta la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa. "Valutiamo la possibilità di turni serali, notturni e festivi di somministrazione per consentire a chi esce dal lavoro di utilizzare quelle ore. I medici di famiglia dovranno senz'altro collaborare se saranno disponibili vaccini che possono essere conservati in frigo. Nel frattempo inoculiamo tutte le dosi disponibili". L'obiettivo è "vaccinare entro aprile dai 10 ai 13 milioni di italiani con una campagna da serie A all'altezza del nostro Paese - conclude Zampa - mettendo da parte contrapposizioni e interessi politici dai quali nessuno guadagnerebbe".