La ministra: i decreti sicurezza hanno creato insicurezza
Lamorgese replica a Salvini: è scontro sull'attentatore di Nizza
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Roma, 30 ott. (askanews) - All'indomani dell'attentato di Nizza, la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese replica al leader della Lega Matteo Salvini che chiama in causa il Viminale e la accusa, chiedendone le dimissioni, perché l'attentatore, il tunisino Brahim Aoussaoui, è arrivato in Francia dopo essere sbarcato a Lampedusa nelle scorse settimane.
"Responsabilità non ce ne sono da parte nostra: si parla delle nostre modifiche al decreto sicurezza, ma quei decreti anziché creare sicurezza hanno creato insicurezza, perché 20mila persone sono dovute uscire dall'accoglienza da un giorno all'altro" ha detto Lamorgese intervistata da Sky Tg24 e Rainews.
"Noi abbiamo cercato di tenere presente le esigenze di sicurezza del Paese, non disperdendo tutti sul territorio nazionale, facendo dei progetti mirati e affinché restassero sotto i radar delle forze di polizia", ha detto la ministra, spiegando che "dobbiamo essere vicini alla Francia e ai Paesi europei" perché quello avvenuto a Nizza "è un attacco all'Europa. Lampedusa è la porta d'Europa".
Non è il tempo di fare polemiche dice ancora Lamorgese, ma Salvini è tornato ad attaccare manifestando a Milano al Consolato generale di Francia: "Il governo dei porti aperti, per bocca del ministro Lamorgese, dice di non avere alcuna responsabilità(!) per il killer islamico di Nizza sbarcato a Lampedusa, identificato e lasciato fuggire, aggiungendo che è #colpadiSalvini. SURREALE! - ha scritto in un post su facebook. E ha chiesto alla ministra di far sapere quante altre persone siano sbarcate insieme a lui l'8 ottobre scorso "dalla nave quarantena Rhapsody che ha portato a Bari 805 immigrati clandestini, e quanti siano ancora in Italia e dove".