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Lo sguardo di sette prostitute per raccontare il proprio mondo

Milano, 22 ott. (askanews) - Ottanta fotografie raccontano una realtà scottante, scomoda e a tratti agghiacciante: quella della condizione di schiavitù in cui nel 2020 versano ancora le vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale nell'area metropolitana della Grande Milano. Il risultato è un inedito racconto per immagini realizzato da sette prostitute dell'hinterland milanese che, dopo aver frequentato per tre mesi un workshop di fotografia guidato dai fotografi di VisualCrew, sono state libere di raccontarsi scattando loro stesse delle fotografie rappresentative della propria realtà, fatta sì di strada, ma anche di vita quotidiana.

Sono loro le protagoniste della mostra dal titolo RI-SCATTI. Per le strade mercenarie del sesso, in programma dal 16 al 25 ottobre 2020, organizzata per il sesto anno consecutivo insieme al PAC da RISCATTI Onlus - l'associazione di volontariato milanese che dal 2014 realizza progetti di riscatto sociale attraverso la fotografia - e promossa dal Comune di Milano con il sostegno di Tod's.

I fondi raccolti attraverso la vendita delle fotografie andranno a Lule Onlus, associazione laica nata nel 1998 ad Abbiategrasso, che, con 20 operatori professionisti e 35 volontari, da oltre 20 anni offre aiuto alle vittime della tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale con programmi di intervento mirato all'assistenza, all'integrazione e al recupero sociale delle stesse. Sul territorio di Città Metropolitana di Milano Associazione Lule interviene come partner del progetto antitratta Derive e Approdi di cui il Comune di Milano è capofila.

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