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Nuovo decreto sicurezza: "protezione umanitaria" e no multe a Ong

Roma, 6 ott. (askanews) - Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge sull'immigrazione che modifica i cosiddetti decreti sicurezza voluti dall'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini.

Tra le tante norme spiccano la nascita di un nuovo sistema di accoglienza e integrazione e la reintroduzione di forme di protezione umanitaria: la normativa vigente prescrive il divieto di espulsione e respingimento nel caso in cui il rimpatrio determini, per l'interessato, il rischio di tortura. Con il decreto si aggiunge il rischio che lo straniero sia sottoposto a trattamenti inumani o degradanti e se ne vieta l'espulsione anche nei casi di rischio di violazione del diritto al rispetto della sua vita privata e familiare. In questi casi si prevede un "permesso di soggiorno per protezione speciale".

Inoltre, nel provvedimento c'è la convertibilità di alcuni tipi di permesso di soggiorno in permessi per motivi di lavoro: oltre a quelli per protezione speciale, si aggiungono quelli per calamità, residenza elettiva, per acquisto cittadinanza o apolidia, per attività sportiva, per lavoro di tipo artistico, per motivi religiosi, per assistenza minori.

Novità anche per le navi che effettuano salvataggi in mare, le cosiddette navi delle Ong: vengono cancellate le pesanti sanzioni amministrative e la confisca della nave, a patto che gli equipaggi informino ogni volta le autorità italiane e quelle dello Stato di cui battono bandiera. Solo in caso di mancato avviso e inosservanza dei divieti, scatteranno le sanzioni penali secondo il Codice della navigazione.

Nel decreto ci sono poi altre novità come l'inasprimento delle pene per il reato di rissa, daspo dai locali pubblici e di intrattenimento per chi sia stato denunciato o condannato per atti di violenza davanti a locali, la cosiddetta norma "Willy" dopo l'uccisione del giovane, e fino a 7 anni di carcere per chi agevola i detenuti in 41bis. Ma la parte più cospicua riguarda i migranti. Dopo l'approvazione, festeggia il governo: "Abbiamo messo fine all'inciviltà dei Decreti in-sicurezza di Matteo Salvini ripristinando condizioni di civiltà giuridica e giustizia sociale" ha twittato la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova; così come il leader del Pd Nicola Zingaretti: "I decreti propaganda/Salvini non ci sono più. Vogliamo un'Italia più umana e sicura. Un'Europa più protagonista".

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