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Tensione a Lesbo, la polizia lancia lacrimogeni ai migranti

Roma, 12 set. (askanews) - Violenti scontri sull'isola greca di Lesbo tra polizia e migranti che chiedono diessere trasferiti dopo gli incendi che hanno distrutto il campo di Moria. La polizia ha lanciato gas lacrimogeni contro i richiedenti asilo che hanno risposto con il lancio di pietre.

In centinaia hanno manifestato la loro rabbia dopo aver trascorso quattro notti per strada a causa dei ritardi negli sforzi per un reinsediamento. Più di 11.000 persone, tra cui migliaia di bambini, sono rimaste senza casa per quattro giorni.

Le autorità dell'isola, che si rifiutano di ricostruire il campo, vogliono trasferire i migranti in centinaia di tende che hanno cominciato a installare con urgenza in un recinto vicino al porto. "Sarà data la priorità alle famiglie, con tende per sei persone. Il processo di ricollocazione inizia oggi", ha spiegato il portavoce del ministero dell'Immigrazione, Alexandros Ragavas.

Intanto, il Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha invitato i paesi dell'Unione Europea a mostrare "solidarietà" e ad accogliere i rifugiati. "Questa è una tragedia enorme - ha detto - l'unica soluzione è il trasferimento di queste persone sulla terraferma e spero che ci sia una solidarietà europea". "Ho visto un'iniziativa francese e tedesca - ha aggiunto riferendosi alla disponibilità di Francia e Germania ad accogliere la maggior parte dei 400 minori non accompagnati che l'Europa si è detta pronta ad accettare - ma credo che si debba andare oltre. Ci deve essere una condivisione di responsabilità all'interno dell'intera Unione Europea.

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