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"Gli infedeli", Scamarcio e Mastandrea "mostri" di egoismo

Roma, 15 lug. (askanews) - Sono traditori seriali o malati di sesso e tutti, indistintamente, bugiardi, i tre protagonisti maschili de "Gli infedeli", il film di Stefano Mordini ora disponibile su Netflix. Questa commedia "scorretta" in cinque episodi interpretata da Valerio Mastandrea, Riccardo Scamarcio, Massimiliano Gallo, Valentina Cervi, Laura Chiatti, è il remake del fortunato film francese con Jean Dujardin e Gilles Lellouche.

I tre narcisi patologici ne inventano di tutti i colori per nascondere la loro doppia vita a mogli o fidanzate, diventano anche patetici nella loro immaturità sentimentale, e sono accomunati da un maschilismo che testimonia tutta la loro fragilità. Gli interpreti in alcuni episodi si trasformano in nuovi "mostri" egoisti e cinici, che ricordano a tratti quelli di Dino Risi. "Gli infedeli", originale per il tono irriverente con cui tratta il tema delle relazioni sentimentali, è coprodotto da Riccardo Scamarcio.

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