Fase 3, Emiliano: serve equilibrio tra deregulation e controlli
Milano, 3 lug. (askanews) - Per garantire la ripresa economica occorre accelerare la spesa pubblica e puntare al rafforzamento strutturale del Paese. Ma per raggiungere questo obiettivo serve un concreto percorso di sburocratizzazione trovando un punto di equilibrio tra deregulation totale, da un lato, e l'eccesso di controllo e burocrazia, dall'altro.
E' l'analisi del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano che senza risparmiare critiche agli eccessi giudiziari, auspica un modello che garantisca, per esempio negli appalti, legalità e velocità. "Il sistema giudiziario è un sistema di chiusura: serve in casi eccezionali - ha detto Emiliano - Se i magistrati dovessero entrare, come succede per le gare di appalto, in tutti i rapporti di famiglia, in tutti i rapporti societari in tutti i rapporti di lavoro, questo sarebbe un incubo che noi dobbiamo trovare il modo di ovviare. Anche correndo qualche rischio in più. Certo è che una deregulation totale come reazione all'eccesso di regolazione non è la ricetta migliore. Bisogna secondo me trovare un punto di equilibrio tra le categorie, i professionisti, i magistrati e poi lasciare che ciascuno faccia il proprio lavoro".
Emiliano è intervenuto ad un incontro nazionale, svolto in videoconferenza, promosso dall'Unagraco, l'Unione nazionale commercialisti ed esperti contabili.
L'Unione è impegnata da tempo affinché il ruolo dei professionisti venga riconosciuto come strutturale nel rapporto imprese-cittadini e pubblica amministrazione consentendo così notevoli semplificazioni. "In questo contesto il commercialista assume un ruolo cruciale, un vero medico delle aziende - dice Giuseppe Diretto, presidente Unagraco - Chiediamo a gran voce il riconoscimento formale del nostro ruolo fondamentale per la definizione di questa semplificazione che non può essere attuata senza il prezioso intervento dei commercialisti, indispensabili per governare questo nuovo processo. Come si fa ad attuare una vera sburocratizzazione se il governo non ascolta i commercialisti e le altre professioni su come raggiungere l'obiettivo della semplificazione? Per questo motivo abbiamo deciso di lady tata come il nazionale mandato ad attenta analisi di tutti i tasselli gli elementi che comporranno finalmente il mosaico della ripresa del nostro Paese".
All'incontro ha preso parte anche Elbano De Nuccio, presidente dell'Ordine dei commercialisti e revisori contabili di Bari che ha voluto sottolineare l'impegno speso dai professionisti nel sostegno a imprese e cittadini durante lo shock innescato dall'emergenza virus. "Siamo usciti da una pandemia di tipo sanitario, però di fronte abbiamo una pandemia di tipo economico finanziario: una situazione che angoscia tutti noi, come professionisti al fianco imprenditori, e noi come anche i cittadini e come i contribuenti di questo Stato - ha detto De Nuccio - Sin da subito è sceso in campo il nostro Ordine per collaborare istituzionalmente al fine di poter sostenere il tessuto economico della nostra città e della nostra Regione".