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Centinaia di arresti a Hong Kong per la nuova legge su sicurezza

Milano, 2 lug. (askanews) - Centinaia di persone sono state arrestate ad Hong Kong nel primo giorno in cui è entrata in vigore la controversa legge sulla sicurezza imposta dalla Cina. L'occasione per scendere in piazza, nonsotante divieti e paure, è stato l'anniversario della liberazione dal colonialismo britannico. Un manifestante, accusato di aver ferito durante le proteste un poliziotto, è stato arrestato a bordo di un aereo con cui avrebbe raggiunto la Gan Bretagna.

La comunità internazionale ha condannato la presa di posizione cinese, dall'Unione europea alla Gran Bretagna, Johnson ha parlato di "grave violazione", fino agli Stati Uniti dove la preoccupazione è alta.

"Hong Kong da libera era una delle città più stabili, prospere e dinamiche del mondo. Ora sarà solo un'altra città a guida comunista dove le persone saranno soggette ai capricci dell'elite del partito", ha detto il segretario di Stato americano Mike Pompeo.

Dalle dichiarazioni Washington è passata ai fatti: la Camera ha approvato sanzioni contro la Cina, colpendo in particolare le banche che fanno affari con specifici funzionari cinesi.

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