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Marco Giallini in Rocco Schiavone 3: il successo? Grazie al loden

Roma, 30 set. (askanews) - Marco Giallini torna nei panni del burbero e affascinante Rocco Schiavone, l'amato personaggio nato dalla penna di Antonio Manzini, con quattro nuovi episodi, in onda su Rai2 il mercoledì in prima serata a partire dal 2 ottobre. Quattro nuovi casi per la terza stagione della serie, stavolta con la regia di Simone Spada, (dopo Michele Soavi e Giulio Manfredonia) che mescola lo stile poliziesco e noir ai toni della commedia e ai sentimenti, in cui Rocco dovrà affrontare omicidi, furti d opere d arte, riciclaggio e ludopatia, sempre nella città di Aosta. Si riparte dal finale drammatico della stagione precedente con il protagonista solo e in crisi esistenziale: "In crisi perché gli amici lo hanno abbandonato, uno un po' meno ma insomma....". "Poi perché Caterina lo ha tradito nel senso che è una specie di spia del potere rispetto a quello che fa Schiavone, millantando un amore che poi non si sa alla fine se è vero o no". Un personaggio anarchico, scorretto ma allo stesso umano e ironico, che piace al pubblico. E Giallini ha una sua idea del motivo: "Il segreto del successo sono io.... È una serie scritta benissimo, ed è fatta per qualcuno che entri in un loden, quanti siamo? Forse 3 o 4 lo possiamo indossare il loden, sta male a tutti, quello è il segreto, il loden; poi il successo è anche grazie a Manzini e a me; con questa faccia "sfondata" lo potevo fare solo io uno così impicciato con la vita che lotta sempre con la vita, anche se non ha problemi".

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