Camera ardente di De Crescenzo. Arbore e Laurito commossi
Amici, parenti, colleghi del mondo dello spettacolo e della cultura e gente comune. Camera ardente in Campidoglio per Luciano De Crescenzo, morto il 18 luglio a 91 anni. Autore di 50 libri pubblicati in tutto il mondo, i funerali sono previsti a Napoli, sua città natale, sabato 20 luglio. Il ricordo commosso dei suoi amici. Tra questi, Renzo Arbore: "Era una persona con la quale non si poteva bisticciare, litigare o perfino discutere. Luciano amava il prossimo, amava il prossimo umile, amava il prossimo importante. Era un uomo veramente d'amore. La frase che mi diceva sempre e che non posso dimenticare era 'siamo come angeli con un'ala sola, per volare dobbiamo volare abbracciati per avere due ali'. Luciano questo è il ricordo che ho di te". Marisa Laurito ne ha ricordato lo spessore umano: "E' molto difficile parlare perché la commozione sale. Devo molto. Luciano io ti ringrazio per l'amicizia, per l'amore, per l'intelligenza. Non sei mai stato banale. Hai condiviso con me moltissimi momenti...e io ti sono molto grata. Luciano è stato un grande artista, un filosofo. Roberto D'Agostino: "Non se n'è andato solo Luciano ma se n'è andata una parte della nostra vita. Tanti anni, tante feste, tante telefonate, il fatto di condividere tante cose insieme, avevamo un rapporto fortissimo. Essendo poi tutti del sud abbiamo un senso forte della famiglia". De Crescenzo soffriva da tempo di una malattia neurologica degenerativa. E le sue condizioni erano precarie. A portarlo via, le conseguenze di una polmonite. De Crescenzo lascia un'eredità immensa fatta di oltre cinquanta libri, 18 milioni di copie vendute nel mondo, di cui 7 milioni in Italia. Le sue opere sono state tradotte in 19 lingue e diffuse in 25 paesi.