l'invasione
Mare Jonio ferma a Lampedusa. Salvini: "Sequestrata"
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Nuovo braccio di ferro in tema migranti tra la nave Mare Jonio della ong Mediterranea e il Viminale. L'imbarcazione, con a bordo 30 persone soccorse il 9 maggio a 40 miglia dalle coste libiche - tra cui due donne incinte, una bimba di un anno e altri quattro minori non accompagnati - è stata "raggiunta da due unità della Guardia di Finanza per un controllo di polizia", scrive la Ong sul proprio profilo Twitter, chiedendo un porto sicuro dove sbarcare i migranti. Risponde il ministro dell'Interno, Matteo Salvini: "Ultimo viaggio per la nave dei centri sociale Mare Jonio: bloccata e sequestrata. Ciao ciao", scrive su Twitter. Risponde ancora la Mare Jonio, sempre su Twitter: "Viminale annuncia sequestro? Curioso che lo faccia via stampa prima che a noi. Nessuna notifica. Nessuna irregolarità riscontrata. Sequestro è atto per tentare di fermarci. Ma importante per noi è che le persone siano salve. Unico crimine è far morire la gente in mare o in Libia". Ma il Viminale fa sapere che la nave è a Lampedusa perché la Guardia di Finanza sta procedendo a un "sequestro di iniziativa". Le Fiamme Gialle salite a bordo avrebbero rilevato alcune irregolarità.