L'Arabia Saudita ha dato la cittadinanza a una donna robot (che non dice mai di no)
Diventare cittadino dell'Arabia Saudita non è facile. L'iter burocratico dura anni, è richiesta una conoscenza approfondita dell'arabo ed è obbligatorio avere residenza stabile nel regno. A Sophia tutto questo non è servito: da qualche giorno è una cittadina saudita, anche se non ha sposato un suddito di Re Salman. Il fatto è che Sophia in realtà è un robot, e più precisamente il primo androide a ottenere la cittadinanza di un Paese come se fosse una persona reale. Secondo i suoi costruttori, la Hanson Robotics di base a Hong Kong, è in grado di intrattenere una conversazione, eseguire compiti e imitare le espressioni facciali degli umani come rabbia, tristezza e gioia. E ricorda pure Audrey Hepburn, almeno secondo gli ingegneri cinesi che rivendicano la somiglianza con una certa civetteria.
L'annuncio della cittadinanza è stato dato in pompa magna a Riyad dove l'androide da compagnia è stata intervistata dal giornalista americano Andrew Ross Sorkin, mostrando nell'occasione la sua spiccata capacità di sorridere a un complimento, di rispondere con misura alle domande che le vengono poste e di mettere a proprio agio l'interlocutore. Anzi, è fin troppo accomodante: in una precedente intervista, pur di non contraddire il giornalista, alla domanda "vuoi distruggere gli esseri umani" ha risposto affermativamente. Come a dire, se vi fa piacere... In altri termini, Sophia obbedisce agli ordini e sembra una sorta di donna perfetta, almeno secondo i rigidi canoni della società saudita che solo recentemente, e sulla spinta del principe ereditario Mohammed bin Salman, ha cominciato a elargire diritti di base al mondo femminile, ultimo in ordine di tempo il permesso di guidare l'auto. Ecco, non sembra un caso che il primo Paese a dare il passaporto a una donna robot sia proprio una monarchia assoluta islamica. Senza considerare il messaggio subliminale contenuto nel nome: Sophia, ovvero la sapienza della filosofia greca. Insomma, care donne saudite, siate sagge: fate come Sophia che è meglio.