Inzaghi: "Contro l'Atalanta voglio una risposta"
Sul sorteggio di Europa League: "Finora abbiamo fatto quel che dovevamo"
“Insieme ad Allegri, Gasperini è uno dei migliori allenatori in Italia. Quest'anno l'ho votato per la Panchina d'Oro”. Queste le parole del tecnico della Lazio Simone Inzaghi che ha voluto fare i complimenti al collega dell'Atalanta, che i biancocelesti affronteranno domani sera nel Monday Night di Serie A alle 20.30 allo stadio Atleti Azzurri d'Italia. “Mi aspetto una risposta, sappiamo cosa ci aspetta a Bergamo. Troviamo un'ottima squadra – ha spiegato l'allenatore biancoceleste in conferenza stampa dal centro sportivo di Formello - con un ottimo allenatore: mi trovo ad affrontarla da tre anni in campionato sempre in grandi partite ed è merito suo se tiene l'Atalanta in alto in classifica. Sarà una partita tosta ma non decisiva, perché siamo ancora a metà campionato: la squadra dovrà lottare, ci siamo passati per Bergamo e non è un campo facile”. Inzaghi ha parlato anche del Papu Gomez, obiettivo della Lazio nell'ultima sessione di calciomercato prima dell'arrivo di Correa a Roma: “E' un giocatore che stimo, sarà un osservato speciale perché può cambiare gli equilibri della gara in ogni momento. Comunque – ha sottolineato il tecnico piacentino – sono contentissimo dei giocatori che ho, Correa sta facendo grandi cose”. Nella giornata di domani, prima della sfida in serata con l'Atalanta, andrà in scena anche il sorteggio a Nyon dei 16° di finale di Europa League: “Nella mia testa c'è solo la gara di Bergamo. In Europa abbiamo fatto quel che dovevamo, sicuramente lo guarderò. Se l'eliminazione del Milan complica la corsa Champions? Per il quarto posto non mi preoccupa, se sarà un vantaggio lo vedremo con il tempo. Adesso non posso guardare in casa d'altri”, ha concluso Inzaghi sull'impegno di domani. Prima dell'inizio della conferenza stampa, il tecnico ha voluto ricordare l'ex portiere biancoceleste Felice Pulici, scomparso nelle ultime ore: “Perdiamo un grandissimo laziale e un grandissimo uomo. E' una brutta notizia che tocca tutto il mondo Lazio, a me in particolare. Ho un ricordo bellissimo di Felice – ha raccontato l'allenatore piacentino - quando sono arrivato alla Lazio nel 1999 era un punto fermo della società. Una persona sempre vicina a noi giocatori, importante per le nostre vittorie e per il mio inserimento a Roma. Colgo l'occasione per fare le più sentite condoglianze alla famiglia”. La società, i dirigenti e i giocatori della Lazio – spiega una nota ufficiale sul sito del club – hanno voluto dimostrare la loro vicinanza per la scomparsa del portiere dello scudetto biancoceleste del '74.