Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

La Lazio cala il pokerissimo

Biancocelesti alla quinta vittoria di seguito: decidono Acerbi e Correa

Giorgia Baldinacci
  • a
  • a
  • a

Una vittoria sofferta, voluta fortemente ma più difficile del previsto. La Lazio suona la quarta in campionato, battendo 2-1 in trasferta l'Udinese alla Dacia Arena. Le prime reti in biancoceleste di Acerbi e Correa spianano la strada, ma i padroni di casa trovano il gol e sfiorano il pareggio fino all'ultimo secondo. E adesso sì, testa al derby di sabato con la Roma. E infatti mister Inzaghi rivoluziona la Lazio. È un turnover importante quello scelto per il turno infrasettimanale a Udine, con il ritorno da titolare di Luiz Felipe dopo l'infortunio, in difesa con il sempre presente Acerbi e Wallace. In panchina tanti big: Immobile, Milinkovic-Savic e Leiva a riposo regalano una nuova chance a Caiceido in attacco e Badelj in regia. Esordio dal primo minuto per Correa, che sulla trequarti scorta l'ecuadoriano con Luis Alberto ad arretrare mezzala. Patric sostituisce Marusic mentre Lulic e Parolo sono inamovibili. Il primo tempo alla Dacia Arena è brutto e noioso, uno dei peggiori per i biancocelesti da inizio stagione. Sarà una squadra rivoluzionata ma le idee sono poche e le realizzazioni mai precise. Inzaghi a bordocampo è una furia e se la prende con tutti, perché nessuno fa quel che chiede. I friulani giocano e sfruttano molte ripartenze, si rendono particolarmente pericolosi con una punizione di De Paul deviata da Strakosha sopra la traversa. La Lazio fa poco o nulla, di certo è ben lontana da quella bella e convincente vista con il Genoa soltanto domenica scorsa. Anche nella ripresa il tecnico dà fiducia all'undici iniziale, sperando di ottenere risultati diversi dopo aver parlato con la squadra nell'intervallo. Va peggio, se non fosse per il miracolo di Strakosha sulla conclusione di Fofana, l'Udinese sarebbe in vantaggio. Dopo dieci minuti manda in campo Immobile e Durmisi, per un Caicedo deludente e un Lulic sfinito, e da lì cambia tutto. I biancocelesti crescono, sfruttano una punizione di Luis Alberto sulla quale al 60' Acerbi ribadisce in rete la respinta corta di Scuffet. Primo gol con la Lazio per il difensore, e in breve la serata friulana si trasforma nella notte delle prime volte. Al 67' è la perla di rara bellezza firmata da Correa, dribbling su Stryger Larsen e diagonale da posizione defilatissima, a valere il raddoppio. Sembra blindata ma la girata al volo di Nuytinck, lasciato colpevolmente solo da Wallace, riapre la contesa a dieci minuti dalla fine. I friulani ci credono e cercano di agguantare il pareggio con le unghie e con i denti, è un vero assedio e per la Lazio è una sofferenza fino all'ultimo secondo. Stremata e anche fortunata, porta a casa una vittoria cruciale, la quinta consecutiva tra Serie A ed Europa League. A tre giorni dal derby conta più di ogni altra cosa.

Dai blog